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Ma la polizia rassicura: "In due anni abbiamo riscontrato soltanto tre casi"
LUGANO - Sono le 7.45 del mattino di una giornata feriale a Lugano. In centro la gente si muove a passo sostenuto per arrivare in orario al posto di lavoro. Insomma, la solita routine. Ma nell’attraversare i passaggi del Quartiere Maghetti, diversi cittadini si vedono costretti a transitare accanto a un senzatetto che ha trascorso la notte raggomitolato in un angolo. Una scena che, purtroppo, è la normalità per gli abitanti di molte città europee. Ma che a Lugano in molti ha suscitato preoccupazione. Quello avvistato al Quartiere Maghetti, si è chiesto un lettore, sarà soltanto il primo clochard che dormirà per le strade del centro cittadino?
”Non c’è da allarmarsi” ci assicura il primo tenente Armin Scacchi della polizia comunale di Lugano, a cui abbiamo girato la questione. Lo confermano le cifre: “In due anni abbiamo riscontrato tre casi del genere”. Tempo fa gli agenti avevano infatti sottoposto a un controllo, per due volte, un senzatetto che con un materasso si era sistemato in un sottopasso di Viganello. Mentre un altro clochard era stato trovato al parcheggio sotterraneo situato a fianco della pista di ghiaccio. “Il terzo caso – aggiunge – è quello rilevato negli spazi del Quartiere Maghetti”. Il fenomeno sembra dunque essere sotto controllo, anche se la polizia è sempre all’erta: “Durante l’estate non si può escludere che qualcuno scelga di dormire nei parchi cittadini”.
Il primo tenente ricorda, comunque, che per le strade luganesi è in costante aumento l’accattonaggio. “Un fenomeno che infastidisce i cittadini. Chi chiede l’elemosina viene da noi invitato a tornare oltre confine e ogni caso viene segnalato alla polizia cantonale” conclude Scacchi.
