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MENDRISIOPosata la prima pietra per il futuro Centro di pronto intervento

27.02.14 - 14:24
Terminato lo scavo inizia la costruzione
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Posata la prima pietra per il futuro Centro di pronto intervento
Terminato lo scavo inizia la costruzione

MENDRISIO - Terminati i lavori preliminari di demolizione e le opere di scavo, si è tenuta oggi la breve cerimonia di posa della prima pietra del nuovo Centro di pronto intervento (CPI).

 

Lo stato dei lavori - Demoliti i vecchi stabili della caserma dei pompieri e di parte dei magazzini delle AIM, è stato affrontato e concluso lo scavo che ha estratto 17mila metri cubi di materiale, 7mila dei quali sono rimasti sul piazzale dell’ex macello in vista della sua sistemazione.

 

Attualmente si stanno posando 30 sonde geotermiche fino alla profondità di 170 metri per il sistema di produzione di calore e geocooling, nell’ambito dello standard energetico Minergie-P, per il quale il futuro edificio ha ottenuto la promessa di attribuzione del marchio.

 

Il Consorzio depurazione acque di Mendrisio (CDAM) sta inoltre spostando verso il perimetro esterno del sedime il collettore consortile che attraversa l’area di cantiere. Tutto è pronto per cominciare a edificare e il Municipio desidera condividere con la popolazione questo momento iniziale.

 

Il motto della città di Mendrisio è "insieme, con energia, dialogo e passione". L’attenzione e l’impegno verso i temi ambientali e il benessere del cittadino hanno valso alla città i marchi di Città dell’energia e Cittaslow. Con i suoi 15mila abitanti e un paesaggio suggestivo che si estende dalla montagna al lago, Mendrisio è una città viva, da abitare e da scoprire.

 

Il Centro di pronto intervento - Il futuro centro è stato voluto per riunire sotto un unico tetto la Polizia comunale, i Pompieri e la Protezione civile: i tre corpi di sicurezza che, unitamente ai servizi di sanità e ai servizi tecnici, hanno il compito di proteggere la popolazione.

 

Per disporre di un progetto adeguato, il Municipio aveva indetto un concorso di progettazione dal quale era risultato vincente il progetto denominato “Fuoriporta” del gruppo composto dall’architetto Mario Botta, dall’ingegnere civile Luigi Brenni, dagli studi d’ingegneria Elettroconsulenze Solcà per la parte elettrotecnica, Tami-Cometta & Associati per l’impiantistica e dall’ingegnere del traffico Mauro Ferella Falda.

 

Oltre a dotare la città e la regione di un Centro di pronto intervento, l’intento del progetto è anche di riqualificare una grande superficie (12'000 mq) del tessuto urbano, andando a costituire una sorta di nuova “porta di entrata” al borgo di Mendrisio, unitamente agli edifici circostanti e alla sistemazione a parco della rotonda dell’ex macello. La costruzione fuori terra prevede infatti di essere il più possibile arretrata rispetto alla strada, in modo da addossarsi alla collina a nord e realizzare un grande spazio verde pubblico sul fronte sud che dia un giusto respiro allo spazio costruito.

 

Le fasi di realizzazione - Nella fase 1 si realizzerà un edificio di quattro piani fuori terra (blocco ovest) unito a un edificio di due piani (blocco centrale). La superficie lorda interessata dai lavori è di circa 7mila mq. Si prevede di portare a termine questa fase entro l’autunno 2015.

 

Nella fase 2, la cui superficie lorda è di circa 5'200 mq, si completerà il blocco centrale unendolo a un nuovo edificio di cinque piani che sarà adibito a spazi amministrativi. Sono in corso le trattative fra le autorità cittadine e cantonali affinché un’importante superficie di questi stabili sia occupata dai servizi amministrativi dalla Polizia cantonale, cosa che permetterebbe di accrescere il ruolo regionale del CPI.

 

L’occupazione del CPI - Al piano interrato del futuro centro ci saranno i depositi e l’autorimessa dei Pompieri, della Polizia comunale e della Protezione civile. Negli spazi del piano terreno, che si affacceranno su un grande giardino-roseto pensile, vi troveranno spazio i servizi della Polizia comunale e dei Pompieri. Al secondo piano saranno ubicati altri spazi amministrativi della Polizia comunale e della Protezione civile, oltre a una grande sala conferenze modulabile in tre aule con accesso diretto dal parcheggio sul tetto. Al terzo piano saranno ricavati ulteriori spazi amministrativi da attribuire all’Ufficio tecnico comunale.

 

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