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MENDRISIOCerimonia per la prima pietra del nuovo CPI

19.02.14 - 12:23
Cerimonia per la prima pietra del nuovo CPI

MENDRISIO - Terminati i lavori preliminari di demolizione e le opere di scavo, il Municipio sottolinea l'inizio della costruzione del nuovo Centro di pronto intervento (CPI) con una breve cerimonia di posa della prima pietra.

 

L'appuntamento è previsto il giorno giovedì 27 febbraio 2014 alle ore 11:30 nell'area di cantiere (accesso dal piazzale dei magazzini delle Aziende industriali di Mendrisio (AIM) con entrata dalla rotatoria di via F. Zorzi).

 

Lo stato dei lavori - Demoliti i vecchi stabili della caserma dei pompieri e di parte dei magazzini delle AIM, è stato affrontato e concluso lo scavo che ha estratto 17mila metri cubi di materiale, 7mila dei quali sono rimasti sul piazzale dell’ex macello in vista della sua sistemazione. Attualmente si stanno posando 30 sonde geotermiche fino alla profondità di 170 metri per il sistema di produzione di calore e geocooling, nell’ambito dello standard energetico Minergie-P, per il quale il futuro edificio ha ottenuto la promessa di attribuzione del marchio (n. TI-045-P).

 

Il Consorzio depurazione acque di Mendrisio (CDAM) sta inoltre spostando verso il perimetro esterno del sedime il collettore consortile che attraversa l’area di cantiere. Tutto è pronto per cominciare a edificare e il Municipio desidera condividere con la popolazione questo momento iniziale.

 

Il Centro di pronto intervento - Il futuro centro è stato voluto per riunire sotto un unico tetto la Polizia comunale, i Pompieri e la Protezione civile: i tre corpi di sicurezza che, unitamente ai servizi di sanità e ai servizi tecnici, hanno il compito di proteggere la popolazione. La legge federale sulla protezione della popolazione e della protezione civile (Lppc) affida infatti a queste cinque organizzazioni il compito di affrontare le catastrofi e altre situazioni d’emergenza attraverso un sistema integrato di collaborazione e ripartizione dei compiti. Concentrare tre di questi servizi in un unico luogo ha perciò lo scopo di creare sinergie, complementarità e soluzioni logistiche a vantaggio di un migliore servizio a favore della popolazione. Un centro moderno e funzionale rimedia nel contempo la precarietà strutturale e le carenze logistiche degli attuali insediamenti.

 

Il progetto “Fuoriporta” - La posizione del futuro centro è significativa e strategica sia dal punto di vista dell’accessibilità sia per quanto riguarda l’assetto urbanistico. Ubicato nei pressi degli svincoli autostradali e della ferrovia, il complesso è in prossimità del nucleo urbano, si pone centralmente nel territorio di competenza ed è ben accessibile da strade comunali e cantonali. Essendo sul limitare della parte storica del centro cittadino, la sua ubicazione costituisce anche una sorta di cesura urbanistica tra la collina e la pianura urbanizzata, concorrendo nel contempo a ricucirle.

 

Per disporre di un progetto adeguato, il Municipio aveva indetto un concorso di progettazione dal quale era risultato vincente il progetto denominato “Fuoriporta” del gruppo composto dall’architetto Mario Botta, dall’ingegnere civile Luigi Brenni, dagli studi d’ingegneria Elettroconsulenze Solcà per la parte elettrotecnica, Tami-Cometta & Associati per l’impiantistica e dall’ingegnere del traffico Mauro Ferella Falda.

 

Oltre a dotare la città e la regione di un Centro di pronto intervento, l’intento del progetto è anche di riqualificare una grande superficie (12'000 mq) del tessuto urbano, andando a costituire una sorta di nuova “porta di entrata” al borgo di Mendrisio, unitamente agli edifici circostanti e alla sistemazione a parco della rotonda dell’ex macello. La costruzione fuori terra prevede infatti di essere il più possibile arretrata rispetto alla strada, in modo da addossarsi alla collina a nord e realizzare un grande spazio verde pubblico sul fronte sud che dia un giusto respiro allo spazio costruito.

 

Le fasi di realizzazione - Nella fase 1 si realizzerà un edificio di quattro piani fuori terra (blocco ovest) unito a un edificio di due piani (blocco centrale). La superficie lorda interessata dai lavori è di circa 7mila mq. Si prevede di portare a termine questa fase entro l’autunno 2015. Nella fase 2, la cui superficie lorda è di circa 5'200 mq, si completerà il blocco centrale unendolo a un nuovo edificio di cinque piani che sarà adibito a spazi amministrativi. Sono in corso le trattative fra le autorità cittadine e cantonali affinché un’importante superficie di questi stabili sia occupata dai servizi amministrativi dalla Polizia cantonale, cosa che permetterebbe di accrescere il ruolo regionale del CPI.

 

L’occupazione del CPI - Al piano interrato del futuro centro ci saranno i depositi e l’autorimessa dei Pompieri, della Polizia comunale e della Protezione civile. Negli spazi del piano terreno, che si affacceranno su un grande giardino-roseto pensile, vi troveranno spazio i servizi della Polizia comunale e dei Pompieri. Al secondo piano saranno ubicati altri spazi amministrativi della Polizia comunale e della Protezione civile, oltre a una grande sala conferenze modulabile in tre aule con accesso diretto dal parcheggio sul tetto. Al terzo piano saranno ricavati ulteriori spazi amministrativi da attribuire all’Ufficio tecnico comunale.

 

Una città che investe per la regione - Conscia della grande rilevanza territoriale di questo progetto, che è parte integrante della visione strategica di sviluppo, la Città di Mendrisio investe oltre 25 milioni di franchi per affrontare la prima fase dei lavori (al netto scenderanno a 16.8 milioni di franchi una volta dedotti i recuperi finanziari provenienti dagli altri enti coinvolti). Inoltre ha già stanziato 780mila franchi per la progettazione finale della seconda fase.

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