All’aeroporto il deficit di gestione ammonta a 700mila franchi in aggiunta agli aiuti alla compagnia greca
LUGANO - Ammonterebbe a un milione di franchi il contributo pubblico stanziato a favore di Minoan Air, la compagnia aerea greca che dopo una breve avventura commerciale a Lugano, ha deciso di abbandonare le attività all'aeroporto di Agno a causa del "mancato apprezzamento del prodotto".
Sul Corriere del Ticino viene rivelato anche che il solo contributo per la campagna di marketing ammonterebbe a 250mila franchi. Tuttavia quella dei finanziamenti e delle agevolazioni è una prassi diffusa tra gli aeroporti. Così facendo si vuole aumentare il traffico e di conseguenza gli introiti derivanti dalle tasse aeroportuali.
Darwin Airlines, per esempio, riceve contributi dalla Regione Sicilia per i collegamenti con le isole di Lampedusa e Pantelleria e dalla Provincia Autonoma di Bolzano per la linea su Roma (5,1 milioni di euro in tre anni)
Luca Bolzani, consigliere d'amministrazione di Lugano Airport, ha ricordato che quando si cercava qualcuno per la tratta Lugano-Roma, che garantiva 20mila passeggeri all'anno e un introito di 800mila franchi per lo scalo, Minoan Air è stata l'unica a rispondere all'appello.
Allora, visto lo scetticismo di alcuni sull'affidabilità dell'azienda greca, Alessandro Sozzi si arrabbiò accusando gli scettici di discriminazione. Minoan Air, tuttavia, aveva le carte in regola e contava tra i suoi azionisti la Deutsche Bank.
La scommessa è stata persa. Come riferisce sempre il CdT, Bolzani ha annunciato che la perdita nella gestione corrente ammonta a 700 mila franchi, a cui poi vanno aggiunti i sussidi diretti e indiretti a Minoan.