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CANTONECartella informatizzata del paziente, parte la sperimentazione

08.01.14 - 12:28
Cartella informatizzata del paziente, parte la sperimentazione

LUGANO - Dal 1° gennaio 2014 è stata avviata la fase pilota di 18 mesi del progetto reTIsan, che consiste nell’introduzione di una piattaforma elettronica per la condivisione sicura di informazioni sanitarie riguardanti pazienti, sviluppata da La Posta Svizzera.

Il sistema è funzionante dallo scorso autunno e si sta attualmente completando la connessione di tutti i fornitori di prestazioni sanitarie coinvolti. Più precisamente si tratta di una quarantina di studi medici privati (tra cui la quasi totalità di specialisti oncologi), l’Istituto oncologico della Svizzera italiana (IOSI), la Clinica Luganese, la Clinica Sant’Anna, quattro servizi di cura a domicilio pubblici (Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio) e uno privato (Internursing), l’Associazione Hospice Ticino, l’Associazione Triangolo, l’Istituto cantonale di patologia e il Registro

cantonale dei tumori, tre laboratori di analisi mediche (Synlab, Unilabs, Viollier) e la Federazione cantonale ticinese dei servizi autoambulanze. A progetto in corso potranno aderire anche le farmacie ed eventuali nuovi studi medici.

 

reTIsan poggia le sue basi legali su uno specifico Regolamento del Consiglio di Stato, elaborato in collaborazione

con l’Incaricato cantonale della protezione dei dati espressamente per il progetto. Il progetto è supportato anche dall’Ordine dei medici e dall’Ordine dei farmacisti del Cantone Ticino, dalla Lega ticinese contro il cancro e dall’Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana.

 

Durante i 18 mesi della fase pilota potranno aderirvi in modo gratuito e volontario pazienti a cui è stata diagnosticata una patologia oncologica, domiciliati in Ticino e maggiorenni, allo scopo di gestire ancor meglio la

propria malattia, con una presa a carico efficiente, sicura e di qualità. Tutti i benefici attesi saranno verificati e misurati durante l’intera fase pilota, così come la fattibilità tecnica, organizzativa, giuridica e economica.

L’obiettivo è quello di garantire un sistema sicuro e sostenibile a lungo termine, con l’opzione di espandere in un secondo tempo il progetto agli altri ambiti della medicina.

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