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CARASSOPiano cantonale delle aggregazioni, le considerazioni dell'ATAC

03.12.13 - 17:18
Piano cantonale delle aggregazioni, le considerazioni dell'ATAC

CARASSO - L’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni, si è riunita a Carasso e ha preso visione del Piano cantonale delle aggregazioni.

 

"Il piano cantonale delle aggregazioni (in seguito PCA) - scrive l'ATAC in una nota - è uno strumento previsto dalla legge ma si è tardato molto a realizzarlo. È una continuazione della politica impositiva delle fusioni. Il fatto che sia stato fatto senza coinvolgere i Comuni, dimostra di quale considerazione questi godano da parte del Consiglio di Stato. In questo caso, come in molti altri, non si è minimamente tenuto conto dell’autonomia comunale ma si è voluto calare dall’alto uno strumento le cui conseguenze toccano i Comuni e, di conseguenza, i cittadini".

 

Per l'ATAC, il fatto che il PCA sia stato messo in consultazione dopo che molte aggregazioni sono già esecutive dimostra "l’improvvisazione con cui è stata condotta fin qui la politica delle aggregazioni dettata da svariati interessi ma non da ragioni fondate sul piano economico o su quello civico e democratico". Il PCA, insomma, sarebbe già alterato in partenza. E per l'ATAC il Cantone dovrebbe "bloccare tutte le aggregazioni fino a quando che il PCA sarà in vigore e questo perché ogni aggregazione provoca costi non indifferenti e questi costi devono essere sopportati dai cittadini. Un Comune che si aggrega in tre periodi differenti deve sopportare i costi aggregativi per ben tre volte".

 

In seguito alle reazioni "stizzite" di sindaci, presidenti di partito e altri politici l’ATAC ricorda "che sarebbe stato opportuno far sentire la loro voce in occasione delle aggregazioni coatte, e delle procedure poco democratiche, poiché la situazione attuale deriva da una mancata reazione e solidarietà fra i Comuni che, quando non sono toccati direttamente, raramente si profilano. Ricordiamo a questi politici che la legge sulle aggregazioni è stata approvata da tutti i partiti e che l’ATAC è stata l’unica associazione a contestare il modo con cui la politica delle aggregazioni è stata portata avanti".

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