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Quattro agenti Billag operano in Ticino. Nei casi estremi si può arrivare alla perquisizione in casa degli evasori
BERNA - La Billag trova sempre più evasori del canone. Nel 2012 l’agenzia di riscossione ha pizzicato in Svizzera ben 2'800 persone che non erano registrate nei loro database. Questo grazie agli sforzi congiunti dell’Ufficio federale delle comunicazioni e della Billag. È proprio in Ticino che si è intensificata maggiormente la caccia agli evasori. Jonny Kopp, il portavoce della società di riscossione, ha spiegato alla Basler Zeitung che nel nostro cantone la lotta per il canone è appena iniziata. Fino allo scorso anno il numero di agenti impiegati a Sud delle Alpi era molto variabile e spesso una sola persona doveva coprire l’intero cantone. Ora sono quattro gli agenti per il Ticino e la Billag è sicura che questo aumento darà i suoi frutti anche nel 2013.
Ad aiutare ulteriormente la riscossione del canone sono i nuovi servizi televisivi per cui serve una registrazione, come Zattoo e Wilmaa. L’Ufcom può costringere questi provider a fornire i nomi dei loro clienti. A nulla serve affermare che non si usa alcun mezzo di comunicazione, è sufficiente possedere un pc o uno smartphone o ancora l’autoradio per entrare nella lista di chi è tenuto a pagare la tassa sulle trasmissioni radiotelevisivi. In un caso recente, l’Ufcom si è scontrato con un uomo che non voleva sentire ragioni e rifiutava di pagare il canone, fino ad arrivare alla misura estrema della perquisizione in casa, durante la quale sono stati trovati due smartphone e un computer connesso a internet. Alla Basler Zeitung, però, la portavoce dell’Ufcom ha spiegato che la perquisizione è solo la ultima ratio, usata nei rarissimi casi in cui un evasore continua a negare l’evidenza. Nel 2012 le perquisizioni sono state solo tre.
