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Sono circa 100 i comuni che non si sono adeguati alla legge
SAVOSA - Tutto nasce dalla recente decisione del Consiglio Comunale di Savosa di accettare un nuovo regolamento sui rifiuti ancora basato sul finanziamento tramite una tassa forfetaria. Un tipo di finanziamento ritenuto illegale dal Tribunale federale (sentenza Romanel sur Lausanne del 4 luglio 2011).
OKKIO, l’osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti, si dice sorpreso e sconcertato anche perché il Municipio ha affermato di avere le necessarie assicurazioni che il nuovo regolamento avrebbe avuto l’avvallo dal Cantone, responsabile per la verifica giuridica dei regolamenti comunali. In realtà seppure la responsabilità dell’applicazione della Legge federale sulla Protezione dell’Ambiente (LPAmb), spetta al Cantone, questo da parte sua l’aveva delegata ai Comuni.
Il risultato, secondo OKKIO, è di avere oggi una moltitudine di soluzioni anche fantasiose (vedi sacco gratuito a Sant’Antonino), e un centinaio di Comuni che non rispettano la Legge federale.
Una confusione che regnerebbe anche fra i Comuni del Cantone e fra gli addetti ai lavori. “Una confusione che viene sfruttata ad arte dagli oppositori per cavalcare le loro tesi contrarie all’applicazione del principio della causalità”. Per evitare ogni equivoco OKKIO chiede che il CdS si esprima chiaramente su questo importante tema. Sono infatti un centinaio i Comuni che devono ancora adeguarsi applicando il principio di causalità ancorato nell’art. 32 della LPAmb per il finanziamento dei rifiuti domestici.
