Cerca e trova immobili

CHIASSOCentro Ovale contro Consiglio di Stato e sindacati

10.04.13 - 10:22
"Il Governo prima annuncia di ripristinare la legalità e poi vi rinuncia, mentre i sindacati non dicono nulla"
foto Ti-Press
Centro Ovale contro Consiglio di Stato e sindacati
"Il Governo prima annuncia di ripristinare la legalità e poi vi rinuncia, mentre i sindacati non dicono nulla"

CHIASSO - Ieri il Consiglio di Stato, su proposta del DFE, ha deciso di sospendere per un periodo di 12 mesi la procedura avviata dall’Ufficio dell’ispettorato del lavoro il 7 settembre 2012 in alcuni negozi del Mendrisiotto che impiegavano in modo non conforme alla legge personale la domenica e nei giorni festivi.

Una decisione che non è piaciuta al Centro Ovale che sottolinea e denuncia una certa ipocrisia da parte del Dipartimento della Sadis e da parte degli stessi sindacati che a questa decisione non hanno ancora fatto sentire la loro voce.

Il Centro Ovale fa notare che l’11 settembre 2012 il DFE aveva indicato che: “La legalità ha un valore anche se non è sempre agevole e piacevole decidere rispettando le regole.” Ora, a distanza di soli sei mesi da quella campale giornata "dove si era annunciato di aver deciso di ripristinare la legalità, sfilata nel frattempo l’autorizzazione all’apertura domenicale al Centro Ovale di Chiasso, reo di non raggiungere per miseri 0.83 punti, la percentuale di fatturato domenicale stabilita dallo stesso DFE, secondo una sua presunta prassi, nel 20% sulla cifra d’affari settimanale, si ripristina quello che è stato denominato “il patto di paese”, si legge nel comunicato del centro commerciale di Chiasso.

 

Insomma, tolta di mezzo la “patata bollente” del Centro Ovale a cui non è stata rinnovata l’autorizzazione annuale per l'apertura domenicale e nei giorni festivi dei negozi ivi insediati, il Governo, senza che la legislazione federale sia mutata, è tornato sui propri passi.

 

"In conclusione, dal 1. aprile 2013 i negozi insediati nel Centro Ovale di Chiasso non sono più autorizzati ad aprire la domenica e nei giorni festivi, ma potrebbero occupare i 130 dipendenti dei negozi, considerato il congruo termine di 12 mesi di sospensione della procedura deciso il 9 aprile 2013 dal Consiglio di Stato". Situazione paradossale quella denunciata dal Centro che a questo punto attende un esito rapido del ricorso inoltrato a Servizio dei ricorsi dello stesso Consiglio di Stato, contro la decisione sull'apertura domenicale.

 

Non solo, il Centro Ovale denuncia acremente gli stessi sindacati: "Stranamente, neanche dalla parte sindacale più aggressiva, da sempre apertamente contraria all’occupazione di personale la domenica senza autorizzazione, vi sono state prese di posizioni in merito a questa ultima decisione governativa, segno che la protezione dei lavoratori è subordinata all’interesse economico di parte".

 

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE