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BIOGGIOPaolo Rossi e il solare: "Ora l'energia me la produco io"

28.02.13 - 08:41
Lo fa per dispetto verso Aet? "Potrebbe starci. Invece è perché il solare è un buon investimento"
Ti Press
Paolo Rossi e il solare: "Ora l'energia me la produco io"
Lo fa per dispetto verso Aet? "Potrebbe starci. Invece è perché il solare è un buon investimento"

BIOGGIO - Un bagliore spulciando fra le domande di costruzione a Bioggio: Paolo Rossi, ex direttore dell’Aet e oggi consulente per l’energia, intende posare un impianto fotovoltaico sul tetto. Gli chiediamo, scherzosamente ma non troppo, se è un gesto autarchico o di ripicca verso il Moloc cantonale dell’elettrico.

Perché il solare?
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Semplicemente perché è un buon investimento. I tanto deprecati sussidi, che poi sono stati tagliati, hanno fatto sì che lo sfruttamento dell’energia solare sia passato da un’industria di nicchia a una di massa. E i prezzi sono così diminuiti. Un impianto fotovoltaico, come quello che vorrei realizzare, ha costi di produzione inferiori a quelli per un allacciamento a fonti di approvvigionamento esterne".

Nessun dispetto?
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Non sono mosso da nessuno spirito di autarchia o rivalsa verso l’Aet. Anche se – sorride – potrebbe starci. Semplicemente oggi investire nelle energie rinnovabili conviene".

Quanto è vantaggioso?
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Negli ultimi tre anni i moduli fotovoltaici costano sei volte di meno: si è passati da un costo per kilowatt di circa 3 euro nel 2009 agli attuali 55 centesimi di euro. I vantaggi del produrre energia elettrica in un regime, come dice lei, autarchico sono sia personali, visto che si risparmia, sia sociali e ambientali".

Dunque progetti del genere filano lisci come l’olio davanti all’autorità comunale?
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E invece temo che non me lo lasceranno fare perché il Piano regolatore di Bioggio prevede un utilizzo massimo per il fotovoltaico del 40% della superficie del tetto. È una limitazione che incide fortemente sui costi che diventano meno interessanti se il potenziale dell’impianto è dimezzato".

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