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CANTONESan Gottardo: ampio sostegno al corridoio ferroviario di 4 metri

19.12.12 - 15:18
San Gottardo: ampio sostegno al corridoio ferroviario di 4 metri

BELLINZONA - È sempre più verosimile che entro il 2020 sia realizzato sull'asse del San Gottardo un corridoio ferroviario di un'altezza di quattro metri da Basilea a Chiasso. Il progetto del Consiglio Federale, posto in consultazione fino a venerdì, raccoglie infatti ampi favori. Esso valuta un costo di 940 milioni di franchi, compreso un prestito di circa 230 milioni per sostenere i lavori in Italia.

Il Consiglio di Stato ticinese "reputa necessario attuare il progetto", che "riveste molta importanza per il Cantone". Ma l'adesione "è subordinata a precise e vincolanti assicurazioni" sulla realizzazione di terminali intermodali in suolo italiano e non ticinese, si legge in un comunicato odierno. Un altro problema è poi la protezione fonica.

Le FFS affermano che il progetto "è un presupposto determinante per aumentare la quota di mercato della ferrovia nel traffico merci attraverso le Alpi", ai sensi del mandato costituzionale di trasferire il trasporto dalla strada al binario. Per questo obiettivo - sottolineano però le FFS - gli investimenti saranno paganti solo se manterrà l'imposizione per i camion dei limiti di peso nonché il divieto di circolare di notte e di domenica.

D'altro canto - aggiunge una nota odierna - il progetto governativo invia anche un chiaro segnale ai Paesi vicini. "Senza le estensioni previste in Germania e in Italia il corridoio di 4 metri non potrà dispiegare la sua efficacia". La maggiore richiesta nel traffico combinato che necessita di questa altezza si registra infatti tra i porti del Mare del Nord e la Lombardia, precisano le FFS.

In questo senso, i ministri Doris Leuthard, per la Svizzera, e Corrado Passera, per l'Italia, lunedì hanno firmato una dichiarazioni d'intenti su trasporti in cui si prevede che la Confederazione "possa sostenere finanziariamente" i lavori nella penisola.

Oggi la ministra elvetica ha precisato alla stampa che nell'accordo non è stata fissata alcuna somma. Secondo la Leuthard si tratterà di negoziare i finanziamenti caso per caso, con soldi presi prima dal Fondo per i grandi progetti ferroviari (FTP) e poi dal Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FInFer) previsto dal 2017.

Le FFS ritengono "opportuna la possibilità del prefinanziamento delle estensioni dei profili nonché della realizzazione di capacità sufficienti per i terminali in Italia". Senza tuttavia ritardare i progetti ferroviari previsti in Svizzera.

Il corridoio di 4 metri è sostenuto da altre associazioni dei trasporti pubblici, come Pro Rail Svizzera, che tutela gli utenti, e l'Unione dei trasporti pubblici (UTP), l'organizzazione di categoria delle aziende. Per quest'ultima "le capacità supplementari nel trasporto di semirimorchi sui due assi di transito alpino sono essenziali". A Pro Rail rincresce però che i 230 milioni di franchi proposti dal Consiglio Federale per aiutare l'Italia non possano essere utilizzati per progetti in Svizzera.

Anche i partiti sono perlopiù favorevoli alla realizzazione del corridoio ferroviario di quattro metri d'altezza. Già nel settembre del 2011 il parlamento aveva richiesto il progetto con una mozione. In una presa di posizione diffusa oggi, il Partito liberale radicale (PLR) scrive che "in tal modo sono create le condizioni per un trasferimento efficace e duraturo del traffico merci dalla strada alla rotaia".

Fuori dal coro l'Unione democratica di centro (UDC) che, riferisce oggi, respinge la proposta governativa nella forma attuale. Sebbene favorevole al corridoio di 4 metri e all'ampliamento delle linee che portano a quella del San Gottardo, l'UDC non è d'accordo con le soluzioni per il finanziamento del progetto: "esso deve essere finanziato sul principio di chi-usufruisce-paga; quindi essenzialmente con gli introiti del traffico ferroviario". Anche per questo motivo il partito respinge il prefinanziamento dei lavori in Italia.

La politica del trasferimento dalla strada alla ferrovia obbliga la Confederazione a ridurre il traffico merci stradale attraverso le Alpi. Affinché la nuova ferrovia transalpina (NFTA) possa essere sfruttata in misura ottimale lungo le vie d'accesso sia a nord che a sud delle gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri, si deve portare a 4 metri l'altezza d'angolo, estendendo i profili di spazio libero di gallerie, cavalcavia, ponti di segnali e tettoie dei marciapiedi nelle stazioni. L'asse Lötschberg-Sempione presenta già questo profilo, ma lungo i binari del San Gottardo si possono trasportare solo contenitori e semirimorchi con un'altezza d'angolo di 3,84 metri.

 

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