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Denunciate le disparità tra docenti
LUGANO - In Ticino il Sindacato VPOD nel novembre 2011 ha consegnato un’iniziativa popolare del Sindacato VPOD Ticino, corredata da oltre 9'000 firme di cittadini, per introdurre nella legge universitaria cantonale le basi per un contratto collettivo di lavoro nel settore universitario, e ad ampliare la partecipazione universitaria dei docenti, del corpo intermedio e degli altri dipendenti. Il Sindacato VPOD vuole correggere la gestione aziendalista introdotta nel sistema universitario ticinese, e segnala in particolare:
1. la mancanza di trasparenza dei salari, per cui per lo stesso titolo vi sono persone che hanno un salario maggiore ad altri colleghi, unicamente perché hanno saputo negoziare individualmente un salario all’entrata maggiore;
2. la mancanza di una politica di aumenti salariali regolari, al punto che se alcuni docenti avessero insegnato alle scuole medie o alle scuole medie superiori oggi percepirebbero un salario maggiore;
3. una disparità salariale enorme tra i giovani docenti e chi è stato assunto all’inizio della creazione della SUPSI e dell’USI beneficiando ancora di sistemi di remunerazione antecedenti più vantaggiosi.
Il Vpod ticinese denuncia una forte chiusura dei vertici universitari ticinesi, ma ricerca il dialogo con le autorità politiche e universitarie, affinché le strutture universitarie assumano un orientamento maggiormente partecipativo e divengano datori di lavoro con un partenariato sociale sviluppato.
Nell’immediato il Sindacato VPOD Ticino da un lato si oppone ai tagli dei contributi cantonali a USI e SUPSI nel preventivo 2013 e dall’altro rivendica che tutto il personale USI e SUPSI in carriera possa beneficiare di aumenti salariali regolari nel 2013.
