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CANTONEL'acqua è sempre più bollente: ora è un vero allarme

08.08.22 - 06:30
Dal lago Verbano ai fiumi Maggia, Tresa e Breggia la situazione è inquietante. Pesci sotto stress.
Ti-Press (archivio)
L'acqua è sempre più bollente: ora è un vero allarme
Dal lago Verbano ai fiumi Maggia, Tresa e Breggia la situazione è inquietante. Pesci sotto stress.
Le riflessioni di Tiziano Putelli, capo dell'Ufficio cantonale della caccia e della pesca e di Nicola Patocchi, e responsabile scientifico della Fondazione Bolle di Magadino.

MAGADINO/ BELLINZONA - Acque limacciose. Alghe, melma, moscerini a grappoli. È la situazione che si presenta sul Lago Verbano, a poche decine di metri dalle Bolle di Magadino. Siccità e canicola sono alla base del fenomeno. Nicola Patocchi, biologo e responsabile scientifico della Fondazione Bolle di Magadino, lo conferma: «Sono condizioni non abituali. In proporzione a volte l'acqua del fiume Ticino che si immette nel Verbano è addirittura più calda rispetto a quella del lago».  

Trote in affanno – Per i bagnanti è uno strazio. Ma se la passano decisamente peggio i pesci. Sotto stress ormai da settimane. Il problema riguarda diverse regioni della Svizzera. «In Ticino in particolare stanno soffrendo i salmonidi come le trote – spiega Tiziano Putelli, capo dell'Ufficio cantonale della caccia e della pesca –. E bisogna dire che nel lago queste specie si salvano ancora, perché hanno la possibilità di rifugiarsi in acque profonde. Nei fiumi le cose sono più complicate. L'acqua scarseggia e in alcune zone è addirittura stagnante. Capita che i pesci si rifugino in pozze poi destinate a seccare». 

Ecosistema sottosopra – Spuntano segnalazioni in merito alla Breggia, alla Maggia, alla Tresa... Non c'è pace per l'ecosistema in questa folle estate. «Il disagio è generale – sostiene Putelli –. Particolarmente colpiti dalle alte temperature sono quei fiumi in cui la portata dell'acqua è bassa, oppure i fiumi di pianura. Ricordiamoci che sopra una temperatura dell'acqua di 24 gradi i pesci difficilmente sopravvivono».  

Tra preoccupazione e curiosità – Patocchi osserva fenomeni nuovi. «Gli anfibi stanno trovando asciutto dove prima c'erano degli stagni. Allo stesso tempo sono emerse spiagge che normalmente sono sott'acqua. E abbiamo constatato che uccelli come il corriere piccolo ne stanno approfittando per nidificare là dove di solito non lo farebbero. C'è preoccupazione, ovviamente. Però anche curiosità per situazioni completamente inedite». 

«Servono più giorni di pioggia» – Qualche temporale nel frattempo è arrivato. Ma non basta. «È difficile dire quanti giorni di pioggia serviranno per riequilibrare le condizioni dei corsi d'acqua – conclude Putelli –. Non sono di certo i temporali estivi a fare la differenza. Qui servono più giorni di pioggia costante. E l'acqua deve avere il tempo di penetrare nella superficie. Le precipitazioni troppo forti non servono a molto, perché l'acqua tende a scivolare via a contatto col suolo». 

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