Cerca e trova immobili

CANTONE«Contact tracing ridicolo: così si spreca il personale»

24.01.22 - 06:00
Duro attacco della dottoressa Daniela Soldati, ex direttrice della Santa Chiara di Locarno, al sistema di tracciamento.
Ti-Press (archivio)
«Contact tracing ridicolo: così si spreca il personale»
Duro attacco della dottoressa Daniela Soldati, ex direttrice della Santa Chiara di Locarno, al sistema di tracciamento.
«Sono risultata positiva al Covid il 27 dicembre – sostiene –. E sono stata contattata per la prima volta solo il 20 gennaio. Programmazione informatica e organizzazione insufficienti».

LOCARNO - Qualcosa evidentemente non funziona più nel sistema del contact tracing. Gli indizi sono sempre di più. E stavolta è addirittura un medico, la dottoressa Daniela Soldati, per anni direttrice della Clinica Santa Chiara di Locarno, a denunciare la situazione. «Mi hanno trovata positiva al Covid il 27 dicembre – sostiene –. Ma il primo contatto col contact tracing l'ho avuto il 20 gennaio. Vedete voi. È ridicolo».

Istruzioni tre settimane dopo – Sì. Negli scorsi giorni alla dottoressa Soldati, che a fine dicembre era asintomatica e si è messa in isolamento dopo avere effettuato un tampone, è arrivata un'email con le istruzioni di rito. "Come concordato telefonicamente – si legge – le inoltriamo le istruzioni per l’auto isolamento che per lei si protrarrà fino al 6 gennaio 2022 compreso, ammesso che siano scomparsi i sintomi da almeno 48 ore". «Peccato che nel frattempo fossero già passate diverse settimane», tuona la dottoressa.   

Una comunicazione inutile – Il tema non è nuovo. E il problema è già emerso a più riprese di recente. Un po' in tutte le salse. Con persone che si mettono in isolamento dopo l'esito del tampone. E che dopo diverse settimane, quando tutto è alle spalle, ricevono la comunicazione telefonica o via posta elettronica. Una comunicazione oggettivamente inutile. «Il fatto è – riprende la dottoressa Soldati – che non serve a niente chiamare la gente quasi un mese dopo la positività. Il personale andrebbe impiegato soltanto nel chiamare i freschi positivi, e non a mandare email come quella che ho ricevuto io. Quella potrebbe essere inviata assieme all’email che conferma la positività al test, con allegato oltre al certificato Covid anche il certificato di isolamento nominativo da consegnare al datore di lavoro o alla propria assicurazione perdita di guadagno per gli indipendenti. Basterebbe una minima programmazione informatica simile a quella del certificato Covid...».  

Ritmi esagerati – Omicron ha fatto esplodere il numero dei contagiati. Migliaia di casi a settimana. E il contact tracing, per ovvie ragioni, non riesce più a reggere i ritmi imposti dal Covid. «Il certificato di isolamento con relative istruzioni, necessario per i datori di lavoro – ribadisce Soldati – potrebbe venire inviato in automatico quando la persona riceve il risultato del test, assieme a quest’ultimo. Invece di tracciare, il Cantone, per insufficiente informatizzazione o per mancata volontà di delega, spreca il personale così». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE