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LUGANOLe vecchie sedute del Consiglio comunale verranno digitalizzate

25.02.21 - 15:27
Si potranno ascoltare i temi che hanno animato le sedute del Legislativo tra il 1962 e il 2003
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Le vecchie sedute del Consiglio comunale verranno digitalizzate
Si potranno ascoltare i temi che hanno animato le sedute del Legislativo tra il 1962 e il 2003

LUGANO - Nell’Archivio amministrativo cittadino sono conservati  443 nastri magnetici su cui sono registrati gli interventi dei consiglieri comunali e dei municipali durante le sedute del Legislativo tra il 1962 e il 2003. Ebbene tutto questo materiale verrà presto digitalizzato. Si tratta di un'iniziativa promossa dall'Archivio amministrativo della Città, in collaborazione con la Fonoteca nazionale svizzera e sostenuta dalla Divisione della cultura e degli studi universitari del Cantone Ticino grazie all’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana. Il progetto sarà sviluppato sull’arco di quattro anni. "Le registrazioni, realizzate per agevolare la stesura dei verbali, costituiscono oggi un patrimonio di grande interesse che merita di essere salvaguardato e valorizzato poiché consente di approfondire in modo del tutto originale la storia e l’evoluzione della politica comunale" fa sapere la Città.

Il fondo offre uno spaccato di storia della vita politica cittadina: una volta compiuto il lavoro di digitalizzazione e di documentazione dei supporti, sarà possibile scoprire i temi che hanno animato le discussioni del Consiglio Comunale, o ancora i progetti e gli investimenti promossi dalla Città tra il 1962 e il 2003. Si potranno ad esempio ascoltare gli orientamenti su argomenti che, ancora oggi, rivestono grande attualità: negli anni ’60 del secolo scorso, ad esempio, si discuteva già della necessità di promuovere una politica degli alloggi a pigione moderata; anche l’aeroporto di Lugano-Agno, che ha svolto un ruolo fondamentale nella rete della
mobilità cantonale, è stato nel corso degli anni oggetto di discussione politica; o ancora l’edificazione del Palazzo dei Congressi (1967-1977), l’acquisto della Resega (1981-1986), la nascita dell’Università della Svizzera italiana (1994 -1997) e il Grand Hotel Palace (1993-2003): dopo che la Città acquistò nel 1994 ciò che restava dell’albergo distrutto da un incendio, si cominciò a discutere del destino di un comparto diventato oggi un polo culturale di rilevanza nazionale e internazionale e uno spazio pubblico molto amato e frequentato da cittadini e turisti.

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