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«Io ci sono perché...»

LUGANO«Io ci sono perché...»

14.06.19 - 14:48
Rivendicazioni e obiettivi si levano dal centro di Lugano: «È ora che le disparità di genere finiscano». Poi tutti sui treni speciali verso Bellinzona
Davide Giordano / Tio.ch / 20minuti
«Io ci sono perché...»
Rivendicazioni e obiettivi si levano dal centro di Lugano: «È ora che le disparità di genere finiscano». Poi tutti sui treni speciali verso Bellinzona

LUGANO - Fischietti, trombette e tante voci riecheggiano in queste ore anche nel centro di Lugano, una delle quattro piazze principali in cui si sta svolgendo la prima parte dello sciopero nazionale delle donne, in attesa della trasferta nella capitale per il corteo.

Tante sono le motivazioni e le storie che si intrecciano, levandosi “rumorosamente” da una Piazza Riforma in cui il viola delle bandiere e dei palloncini è divenuto il tema dominante. «È il colore delle donne. Siamo stufe del colore rosa», spiega ai nostri microfoni una delle tante donne presenti.

Quel viola che esattamente 28 anni fa incorniciò il primo storico sciopero. Una giornata che una delle presenti in Piazza Riforma ben ricorda: «Io c’ero anche nel 1991 e avevo una bimba di pochi mesi. La mia bimba ormai, da pochi mesi, lavora e ancora ci sono disparità salariali. Quasi dopo 30 anni» ci racconta, prima di scandire chiaramente l’obiettivo di questo 14 giugno: «È ora che le disparità di genere finiscano!»

Tempo. Salari. Rispetto. Queste le rivendicazioni principali. È il giorno delle donne, ma in piazza non manca la solidarietà maschile. «Credo che sia una manifestazione giusta. Una rivendicazione da portare assolutamente avanti, soprattutto nel 2019. Sarebbe ora di passare dalle parole ai fatti».

Bellinzona aspetta le donne - A partire dalle 15 donne, uomini e bambini sono partiti verso Bellinzona a bordo del treno speciale gratuito organizzato dall’Unione sindacale. Il ritrovo nella capitale è previsto alle 17 in Piazza del Sole. Il corteo partirà poco dopo verso Piazza Governo.

 

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