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CANTONE«Mio figlio quasi si ammazza cadendo da quel ponte sospeso»

21.05.19 - 06:10
Parchi giochi “pericolosi”: una mamma si reca nel suo Comune per protestare. La replica? Tutto in regola. «Ed effettivamente le normative europee parlano chiaro» conferma il portavoce dell’upi
«Mio figlio quasi si ammazza cadendo da quel ponte sospeso»
Parchi giochi “pericolosi”: una mamma si reca nel suo Comune per protestare. La replica? Tutto in regola. «Ed effettivamente le normative europee parlano chiaro» conferma il portavoce dell’upi

LOCARNO – «Quei giochi sono pericolosi. In tanti la pensano come me». A raccontarlo è una mamma del Locarnese che di recente si è recata nel suo Comune per protestare sulla presunta pericolosità di alcune attrazioni del parco giochi locale. In particolare, in merito ai ponti di corde sospesi nel vuoto, che raggiungono anche altezze di diversi metri. La risposta delle autorità? Tutto in regola. «Il parco giochi – commenta la mamma – deve essere un luogo di relax. Non di tensione continua. Mio figlio ha tre anni e quasi si ammazza, cadendo da quel ponte. Per fortuna io e mio marito l’abbiamo preso al volo».

Ecco cosa dicono i numeri – I ponti sospesi tirano parecchio. Così come i castelli in legno. Tutte attrazioni piazzate ad altezze considerevoli. Le statistiche dicono che ogni anno nei parchi giochi svizzeri si feriscono 9'000 bambini e 2'000 adulti. Cifre piuttosto stazionarie. «Che vanno contestualizzate – precisa Pascal Agostinetti, portavoce dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi) – le attrazioni che ci sono oggi sono molte di più rispetto a vent'anni fa. Quindi proporzionalmente potremmo ipotizzare un miglioramento della situazione».

L’importanza della pavimentazione – Anche perché le regole stabilite dalle normative europee sono chiare. I giochi sospesi prevedono altezze fino a tre metri. E alla base devono esserci pavimentazioni adatte. Ad esempio, con segatura o trucioli di legno. In modo che un’eventuale caduta possa essere attutita. «A livello statistico – riprende Agostinetti – l'upi parla di potenziali infortuni abbastanza gravi dopo cadute da altezze oltre il metro e mezzo. Occhio anche ai punti di intrappolamento. Non deve mai accadere che se un bimbo cade da un ponte sospeso, rischi di restare con la testa incastrata».

La rottura di un arto può essere “normale” – Ma non sarebbe più utile mettere reti di protezione, del tipo di quelle usate dai trapezisti, in modo da limitare ulteriormente i pericoli? «Noi cerchiamo di ridurre queste problematiche. Ma siamo confrontati con norme europee esplicite contro cui non possiamo ribattere. Le normative europee e svizzere, inoltre, accettano comunque che ci possa essere un determinato grado di infortunio. Ci sono dei rischi residui prevedibili e calcolabili. Sono ammessi lividi, contusioni e occasionali fratture agli arti».

Le responsabilità dei genitori – Il problema, secondo lo specialista dell’upi, tuttavia è anche un altro. «Su certi giochi i bambini piccoli non dovrebbero salire. Per legge è sempre indicata l’età minima per potere accedere a un’attrazione. Se i genitori li lasciano salire, si devono assumere la responsabilità di tenerli d’occhio. Se un bimbo di tre anni cade da un ponte sospeso, il genitore è in un certo senso complice dell’incidente».

Nuove incognite – Agostinetti constata, in ogni caso, un trend positivo a livello svizzero nella posa di determinate strutture. «Quasi il 90% dei Comuni ci consulta. I problemi maggiori li abbiamo con i parchi giochi in legno, personalizzati. Non avendo a che fare con prodotti omologati, in fase di collaudo è più complicato identificare e riconoscere i punti che possono portare a infortuni».

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COMMENTI
 

F.Netri 4 anni fa su tio
E tu che ce l'hai fatto salire, come ti definiresti?

vulpus 4 anni fa su tio
Portare i figli al parco giochi , va bene, ma bisogna anche sorvegliarli. E se la struttura dà dei dubbi eviate che i vostri pargolo vi salgano. È evidente che i giochi istallati non vanno per i bambini di tutte le età. Stà a chi li porta farli giocare con giudizio. Di questo passo, non andiamo da nessuna parte. Se poi si pretende che l'ente pubblico veda e provveda a tutto siamo sulla strada sbagliata. Già faticano a fare l'indispensabile immaginiamoci poi per il resto.

Gus 4 anni fa su tio
Se un bambino sale su un gioco non adatto alla sua età, la responsabilità deve essere dei genitori. Guardateli questi genitori moderni sempre occupati a chiacchierare o col telefonino in mano. .Vergogna!

Pippo70 4 anni fa su tio
AAA... vendo campana di vetro d’ occasione :-))

andrea28 4 anni fa su tio
Gli insegnanti d'asilo si accorgono che molti bimbi non sanno più camminare, inciampano ad ogni gradino e non sanno valutare il pericolo (rispetto alla loro età) perché vengono portati (di peso) ovunque. Alcuni, troppi, genitori li rendono andicappati. Sono i maestri a chiedere che i parchi giochi possano ancora stimolare equilibrio e motricità per sopperire alle mancanze. In questo contesto poi i genitori voglio comunque chi i loro figli accedano a qualsiasi gioco per non essere da meno e non sanno dire NO, scaricando poi i loro sensi di colpa sulle autorità...

GI 4 anni fa su tio
magari cüral in tant che al giüga no ??

F/A-18 4 anni fa su tio
Povera società, sempre a dare la colpa a qualcuno, per certi genitori, figli di una generazione iperprotettiva , tutto deve essere dovuto, tutto deve essere garantito, purtroppo la vita è un po' diversa e questi genitori non sono ancora cresciuti abbastanza, la vita gli riserverà a loro ed ai loro figli tante difficoltà che non saranno in grado di affrontare, da qui suicidi, psichiatra, burnaut, stress, divorzi, isterismo e quant'altro, tutto parte da un'educazione da campana di vetro, sarebbe invece opportuno qualche no e qualche pedatone in quel posto.

sedelin 4 anni fa su tio
CHE PRETESE LA SIGNORA! RIPETO QUANTO SCRITTO DA ALTRI: 1. TUTTI I PARCHI-GIOCO SONO IDEATI E COSTRUITI A NORMA DI LEGGE. 2. COME GENITORE LA SIGNORA DOVREBBE ESSERE IN GRADO DI VALUTARE QUALI SONO LE CAPACITà MOTORIE DI SUO FIGLIO E SAPERE DOVE E QUANDO PUÒ CIMENTARSI IN ACROBAZIE. 3. IL PARCO-GIOCHI NON é UN LUOGO DI RELAX PER I GENITORI MA UN LUOGO PER BAMBINI CHE VANNO SORVEGLIATI E GUIDATI NELLE VARIE ATTIVITà. 4. TUTTI I BAMBINI CADONO E SI FANNO MALE, NON é LA FINE DEL MONDO E, TANTOMENO, NON é MOTIVO PER AVVIARE UNA CAGNARA CON LE AUTORITà!

TI.CH 4 anni fa su tio
Signora, comperi un bel "training" lo imbottisca ben bene di ovatta ci metta dentro il suo bambino e lo mandi a giocare. Haa non dimenticare casco para gomiti para ginochhia e guanti.

tip75 4 anni fa su tio
i genitori facciano i genitori, altrimenti mettano i pargoli dentro una botte di cristallo...

Equalizer 4 anni fa su tio
Probabilmente sarà da chiedere alla signora chi viene prima, se l'attenzione per il figlio o per lo smartphone.

Orsettina 4 anni fa su tio
Perfettamente d’accordo con D G Gagliardi,in tutto e per tutto!!!!!Non aggiungo altro.

Bacche80 4 anni fa su tio
D’accordo con l’esperto, a 3 anni i bambini vanno controllati. I parchi giochi non sono luoghi di relax per genitori ma luoghi di gioco per bambini, il che implica anche mettere alla prova le capacità di equilibrio, movimento e coordinamento. Ci sarà un momento nella sua crescita in cui vorrà farlo ma non sarà ancora in grado di percorrerlo da solo. I genitori sono lì per aiutarlo. Dopodiché avrà imparato e lo farà da solo. A 3 anni il bimbo deve essere controllato, a 4 o 5 anni potrà fare il ponte sospeso da solo. È chiaro che i bambini piccoli richiedono sempre mille attenzioni, questo è molto stancante per i genitori

bimbogimbo 4 anni fa su tio
Sono genitore di 2 bimbi ed entembi giocano quotidianamente su queste strutture. Saltano, si arrampicano, rotolano e a volte cadono... insomma, semplicemente VIVONO!!!! È quello che dovrebbero fare tutti per imparare e crescere. Noi da piccoli facevamo molto peggio e siamo cresciuti bene... smettiamola con queste esagerazioni, ultraprotezionistiche, che vorrebbero far crescere i nostri figli sotto campane di vetro (vetro infrangibile ovviamente ??) e con un bel po’ di piume d’oca (fosse mai che dentro la capana cadesse a terra il mio piccolo). La cosa ancor più triste è che ci sono dei giornalisti che perdono il loro tempo a scrivere di questa gente e alimentano questa follia. Lasciamo vivere i nostri figli... l’importante è essere al loro fianco per supportarli quado ne avranno bisogno. Solo cosi non creeremo delle generazioni di rammolliti ma degli adulti capaci di affrontare le difficoltà della vita...

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a bimbogimbo
Il parco giochi nel mio paese è stato costruito dalla pro loco nel 2006, mai usato (avevo 6 anni). Sempre nel bosco, ho fatto balte dagli alberi che in confronto il bambino è scivolato in un prato. Sono vivo e vegeto :-)
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