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SVIZZERA / CANTONEGuardie di confine: «I 44 posti vanno creati subito»

19.02.19 - 16:37
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale proporrà al plenum di non stralciare l'iniziativa basilese per mantenere alta la pressione sul Consiglio federaloe
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Guardie di confine: «I 44 posti vanno creati subito»
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale proporrà al plenum di non stralciare l'iniziativa basilese per mantenere alta la pressione sul Consiglio federaloe

BERNA - Il potenziamento con 44 nuovi posti del Corpo delle guardie di confine deciso lo scorso dicembre dal Parlamento va applicato dal Consiglio federale senza tentennamenti.

È quanto pensa la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) che proporrà (15 voti a 9) al plenum di non stralciare l'iniziativa cantonale di Basilea del 2015 - che chiede un rafforzamento del corpo - per mantenere alta la pressione sull'esecutivo.

Lo scorso dicembre, discutendo del preventivo 2019, le Camere avevano approvato un credito ad hoc affinché venissero creati 44 posti supplementari, così come il Parlamento chiedeva da tempo. Il Governo avrebbe dovuto compensare tale spese supplementare distribuendone l'onere tra i vari dipartimenti.

Tuttavia, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, la CPS-N è stata nel frattempo informata che il Consiglio federale ha risolto di procedere altrimenti, ridistribuendo cioè risorse all'interno dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD) nell'ambito della realizzazione del progetto DaziT, programma che mira alla modernizzazione e alla digitalizzazione dell’AFD, con conseguente ristrutturazione.

La CPS-N teme che il potenziamento dell'organico avrà luogo soltanto nei prossimi anni e sarà operato gradualmente e in funzione delle esigenze. Criticando la scelta del Consiglio federale di ignorare le decisioni del Parlamento e il fatto che il potenziamento proceda troppo a rilento, la CPS-N fa notare che le Camere vogliono che venga finalmente realizzato il piano pluriennale di rafforzamento.

Alcuni membri della CPS-N ritengono invece pragmatico l'approccio del Governo. Poiché il progetto "DaziT" si propone di accrescere l'efficienza e di riformare radicalmente la formazione nel settore della protezione delle frontiere e in quello delle dogane, «sarebbe infatti poco razionale assumere e formare immediatamente nuove guardie di confine che poco dopo necessiterebbero di essere formate a nuovi compiti».

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