Un lettore si lamenta del «disservizio» offerto dall'agenzia di Castagnola, attivo solo da tre settimane. La Posta: «È comprensibile una prima fase di adattamento». In un video il parere dei cittadini
LUGANO - Un altro ufficio postale che chiude. Ancora una volta la popolazione si mobilita. Ne abbiamo parlato la scorsa settimana in occasione della petizione lanciata dall'Associazione Besso Pulita contro l'annunciato provvedimento del Gigante giallo, che in pochi giorni ha già raccolto 1500 firme. Ma c'è un altro caso che ha fatto molto discutere, nonostante 1'052 firme raccolte e il parere negativo della Post-Com. Lo scorso 16 novembre, infatti, l'ufficio postale di Castagnola ha chiuso in favore di un'agenzia in partenariato con un bar.
Prelevare davanti a chi beve al bar - «Presso il bar si potranno impostare e ritirare lettere e pacchi, acquistare francobolli, effettuare versamenti con carte e prelevare denaro con la PostFinance Card» veniva annunciato dalla Posta a inizio novembre. La particolarità, però, è che bisogna passare davanti agli avventori del bar per effettuare le proprie operazioni postali e molti clienti provano un forte senso di inadeguatezza ritrovandosi sotto gli occhi di altre persone mentre sono sedute al tavolo a bere.
«Sgarbati e incompetenti» - A tre settimane dalla sua apertura, la nuova filiale raccoglie quindi già i primi malcontenti da parte degli utenti. «Il servizio postale è stato concesso in mano a persone sgarbate e incompetenti» tuona un nostro lettore. L'uomo racconta di avere telefonato - «a titolo di cortesia» precisa - al bar per chiedere che una raccomandata che sapeva sarebbe arrivava a suo nome venisse trattenuta, in quanto doveva recarsi all'estero per motivi di lavoro. «Mi è stato detto di "no", e in modo sgarbato e scortese». Si sono pure meravigliati di avere ricevuto la chiamata sul cellulare. «Quel numero, però, è l'unico che ho trovato su Internet digitando il nome del bar».
«Non è più come prima» - L'uomo si è quindi rivolto alla sede centrale a Berna. «Mi hanno detto che avrebbero mandato la segnalazione all'ufficio locale. Ma la raccomandata è tornata indietro. L'agenzia non ha mai preso in considerazione la segnalazione. Da Berna mi hanno detto che "potrebbe esserci stato un problema di servizio"». L'uomo lamenta che i servizi che offriva l'ufficio postale, dove i dipendenti conoscevano la popolazione, non vengono più garantiti. «Io ho una casella postale, ma ora trovo la posta nella bucalettere di casa».
Anche la PostCom era negativa - Sul piano della Posta per l'ufficio di Castagnola si era espressa con una raccomandazione negativa anche la PostCom (Commissione federale delle Poste che sorveglia il mercato postale svizzero, garantisce una concorrenza leale e controlla che il servizio universale sia di elevata qualità) secondo cui i locali di un bar non sono adatti, in quanto «non tutti i clienti sono disposti a effettuare operazioni postali all'interno di un locale con vendita di alcolici» e «disturba il fatto che i clienti della Posta debbano attraversare il locale passando accanto agli avventori».
«Al genio che ha deciso di chiudere l’ufficio, bastava che si appoggiasse a Cassarate anziché a un bar» conclude l'uomo.
La Posta «non condivide» - La Posta, dal canto suo, non può rispondere a domande sul caso specifico in assenza di precise informazioni. «Non possiamo escludere che durante i primi giorni di attività si possano verificare delle esitazioni da parte dei collaboratori presso le nostre filiali in partenariato e che da parte della clientela sia comprensibile una prima inevitabile fase di adattamento». I partner sono «costantemente in contatto con i collaboratori della Posta» per ricevere assistenza. «Il riferimento a “risposte sgarbate e incompetenti” da parte del personale della filiale in partenariato di Castagnola - conclude il Gigante Giallo - essendo di natura soggettiva risulta di difficile valutazione e dopo verifica interna, non ci sentiamo tuttavia di condividere».