Guardie di confine svizzere e agenti di polizia italiani lavoreranno fianco a fianco per combattere la criminalità organizzata
LUGANO - Le pattuglie miste formate da una guardia di confine svizzera e un agente della polizia di Stato italiana - un progetto strategico voluto per combattere la criminalità organizzata - saranno operative tra breve. Probabilmente dal prossimo novembre.
Mancano infatti solo alcuni passi. Nelle prossime settimane, come riferisce la Rsi, sono previsti gli addestramenti congiunti al fine di pattugliare in modo congiunto il territorio in prossimità del confine dei due Stati. Chi opererà fuori dalla propria giurisdizione non avrà un vero e proprio ruolo operativo, ma avrà compiti di osservazione, di assistenza e di informazione.
Il progetto di collaborazione transfrontaliera coinvolgerà il Ticino, i Grigioni e il Vallese. In Italia saranno invece toccate le province di Varese, Como, Verbano-Cusio-Ossola, Sondrio, Aosta e Bolzano.