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Il Ticino è la capitale dei fulmini Diversi fattori fanno sì che nel nostro cantone il numero di scariche elettriche sia ben maggiore rispetto al resto della Svizzera. Anche a livello europeo siamo fra le zone più toccate
LUGANO - Il Ticino è la capitale svizzera dei fulmini, il Nord Italia e le immediate vicinanze (quindi anche il nostro cantone) lo sono dell'Europa. È la conclusione a cui è giunta MeteoSvizzera analizzando i dati raccolti da diverse ricerche su questo fenomeno meteorologico. Il Ticino detiene in effetti il maggior numero di impatti di fulmini della Svizzera.
La nostra regione combina un'elevata instabilità dovuta alle alte temperature estive e alle grandi quantità di umidità che fluiscono dal caldo Mediterraneo, in particolare il mare Adriatico. A questi due fattori si aggiunge poi la presenza delle Alpi, che fungendo da "barriera" permettendo lo sviluppo di condizioni meteorologiche favorevoli alla formazione di temporali.
Oltre ai dati europei che evidenziano come l'area più attiva in Europa sia quella del Nord Italia e della Slovenia occidentale, con un'altra area molto attiva in Montenegro, anche quelli a disposizione di MeteoSvizzera non lasciano adito a dubbi. A sud delle Alpi il numero di scariche elettriche è ben maggiore rispetto al resto della Svizzera: «Il Ticino, trovandosi incuneato fra Piemonte e Lombardia, rispecchia la realtà del nord d’Italia, capitale dei fulmini».
Belli da fotografare, ma costosi - L'Ufficio federale di meteorologie e climatologia sottolinea che, benché belli da fotografare e impressionanti da udire, i fulmini provocano danni ingenti ogni anno. Ad essere toccati sono in particolare gli apparecchi, connessi alla rete di distribuzione elettrica o telefonica, che sopportano male le sovratensioni generate dalle scariche atmosferiche. Pure le stazioni di misura di MeteoSvizzera, malgrado tutte le protezioni tecniche a disposizione, restano talvolta soggette a dei danni causati da fulmini.
