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CAMPIONE D’ITALIA«Cento milioni per trasformare Campione: clinica, senior residence e museo negli spazi del Casinò»

16.08.18 - 14:00
Il presidente di Artisa, Stefano Artioli, illustra il progetto che mira a risollevare una realtà in crisi: «Decisivo l’ottenimento da Roma di uno statuto speciale per l'enclave»
Keystone
«Cento milioni per trasformare Campione: clinica, senior residence e museo negli spazi del Casinò»
Il presidente di Artisa, Stefano Artioli, illustra il progetto che mira a risollevare una realtà in crisi: «Decisivo l’ottenimento da Roma di uno statuto speciale per l'enclave»

CAMPIONE D’ITALIA - La scommessa è di quelle destinate a far saltare il banco. Un gruppo di imprenditori svizzeri, capitanato da Artisa Group, è pronto ad investire 100 milioni di franchi per traghettare Campione fuori dalla crisi nera in cui l’enclave è precipitata. Non un salvagente in astratto, ma un vero e proprio progetto per rilevare, trasformare e completare gli immobili del Casinò di proprietà del Comune. Gli spazi della casa da gioco - che nell’ipotesi migliore verrebbe assai ridimensionata - saranno occupati da una clinica di alta specializzazione (sul modello, per intendersi, della zurighese Schultess Klinik), e poi ancora appartamenti medicalizzati per la terza e quarta età, ma anche residenziali e, notizia nella notizia, un museo d’arte internazionale.

La ripartenza sulle macerie - «Come in una guerra che ha lasciato solo macerie, ora per Campione è giunto il momento della ricostruzione» dice convinto Stefano Artioli, presidente di Artisa Group. Artisa che, con il suo miliardo di franchi investito in costruzioni negli ultimi cinque anni, è un gigante nel campo dello sviluppo di progetti immobiliari per grossi investitori. Già proprietario del Parco Maraini, con le sue residenze e la vocazione terza età, il gruppo ora si è messo alla guida di una cordata che vuole trasformare l’anima campionese: da realtà che da 85 anni vive sulle sfortune dei giocatori a polo all’avanguardia in ambito socio-sanitario e abitativo.

La crisi del gioco - «È un progetto moderno, giovane e che guarda al futuro. Noi crediamo nella possibilità di trasformare l’enclave in una perla del Ceresio». Trasformare, perché, sostiene il presidente di Artisa, il passato non tornerà più: «Il Casinò è indebitato anche perché oggi questo settore non regge più davanti alla concorrenza del gioco online. È sbagliato ritenere Campione come il paese del vizio e non vederne il potenziale».

Dal casinò alla clinica - Ma il progetto promette anche di togliere le castagne dal fuoco al Canton Ticino e ai lavoratori stessi (i dipendenti della casa da gioco, chiusa dopo il fallimento della società che la gestiva, sono 486): «Il personale, sia del Comune che del Casinò, di cui una parte (circa 160 persone, ndr) è a carico della cassa disoccupazione svizzera per un importo di circa 20 milioni di franchi all’anno, il personale, dicevo, verrebbe riqualificato nel settore socio-sanitario e dei servizi. Potrebbe così venir ricollocato nelle nuove infrastrutture. Per pagarle queste persone con la disoccupazione, è molto meglio pagare per riqualificarle».

Uno statuto speciale per Campione - Tante idee, tanti soldi, ma un nodo cruciale da sciogliere affinché la trasformazione possa concretizzarsi: «Decisivo - spiega Artioli - sarà l’ottenimento da parte di Roma di uno statuto speciale per Campione. Sull’esempio di Bolzano. Solo uno statuto del genere permetterebbe di realizzare questo progetto tra pubblico e privato con la garanzia di decisioni celeri e investimenti garantiti a lungo termine». Con la sua proposta Artisa spera di trovare ascolto nel Palazzo romano oggi, probabilmente, preso da altri problemi.

Un “Guggenheim” sul Ceresio - Qualche perplessità potrebbe destare l’intenzione di creare un nuovo museo, a pochi chilometri da quello da pochi anni aperto al Lac. «Ma sarebbe qualcosa di completamente diverso - sottolinea Stefano Artioli -. Noi pensiamo ad una sorta di Guggenheim. Un caveau dove il collezionista deposita le proprie opere, di cui alcune verrebbero valorizzate con mostre molto esclusive. Un museo di livello internazionale, grazie anche ad un’infrastuttura si presta a questo utilizzo».

Al Casinò il due di picche - Quindi, in ordine gerarchico, l’occupazione degli spazi nello stabile Botta prevedono al primo posto la clinica specializzata, al secondo gli appartamenti medicalizzati con senior residence e al terzo il museo. E quarto, «il gioco ma più ridotto rispetto a Lugano. Anche se non penso che riusciranno ad ottenere ancora le licenze... Campione potrebbe diventare una piccola Montecarlo, però con le tasse. Tasse giuste e in linea con lo statuto speciale».

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COMMENTI
 

samarcanda 5 anni fa su tio
Il brutto deposito di Paperon de' Paperoni si è svuotato! Spiace per chi ha perso il lavoro, ma era prevedibile che una simile "cattedrale del gioco" non avesse futuro.

fakocer 5 anni fa su tio
Trovo vergognoso e ignobile quante facezie e insultanti visioni si generano a seguito della sciagura Casinò di Campione. Data la volumetrìa e l'ubicazione del complesso, la conversione in Centrale Atomica è la soluzione più razionale e fattibile particolarmente data la disponibilità dell'immensa massa d'acqua del lago Ceresio (non necessiterebbe la torre di raffreddamento) la cui temperatura verrebbe facilmente elevata di 20-25 GRADI Celsius. Un ponte tra San Martino e la Centrale con l'architettura recentemente illustratasi nei notiziari risolverebbe la logistica della mobilità. Siamo seri una buona volta!

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a fakocer
la più bella idea della giornata, bravo! :-)

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
però quella di pepperos, converrai, é più realista :-)

seo56 5 anni fa su tio
Questa è l’ennesima vergogna: “circa 160 persone, ndr) è a carico della cassa disoccupazione svizzera per un importo di circa 20 milioni di franchi all’anno” Campione è Italia ma i soldi della disoccupazione svizzera. Complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!

samarcanda 5 anni fa su tio
Che lo abbattano e cerchino altre soluzioni senza perdere tempo e denaro. Clinica? E chi vuole entrare a curarsi in un posto simile? Senior residence: e chi vuole passare la vecchiaia in un simile orrore? Museo? Perché esporre opere artistiche nella bruttura?

vulpus 5 anni fa su tio
Che continuino con il Casinò, unica via d'uscita

seo56 5 anni fa su tio
Radere al suolo!!!!

gigipippa 5 anni fa su tio
In futuro ci vorranno tanti soldi per il mantenimento dell' articolata catapecchia. Personalmente ci vedo bene una clinica psichiatrica, o maxi bordello !

cle72 5 anni fa su tio
Pf datemi un Pizzigotto fatemi svegliare da questo sogno fiabesco. Vedo una carrozza dorata arrivare verso il castello a no ex casinò ma si è proprio una carrozza e vedo una scritta Artisa. ..che sia la salvezza? Una voce risuona...campIonesi da domani tutti medici infermiei sanitari e operatori sociali...Io salvero l enclave chiamatemi Re. Ma dai ? Le fiabe sono finite tornare sulla terra. Cmq Un plauso bella pubblicità gratuita per far parlare di sé.

cle72 5 anni fa su tio
Ma il tempo delle favole non era finito? Da casinò a clinica,appartamenti medocalizzati, residence, ecc e poi la riqualificazione del personale? Ma dai pf scendiamo dalla carrozza dorata e rientriamo alla realtà. Proposta altamente ridicola e fuori luogo. Un altro che pensa di fare tutto con quattro soldi

cle72 5 anni fa su tio
Il commento era per tirannosaurorex nici appropriato per una mente ferma alla preistoria

cle72 5 anni fa su tio
Se non sai fare un commento intelligente, evita di scrivere stupidaggini. Ti porto due esempi Swissair e UBS, la prima fallita la seconda salvata dalla confederazione. ...Penso possano bastare per farti tacere la tua ignoranza. Ignoranza persona che ignora o non vuol vedere di proposito.

GI 5 anni fa su tio
E' costata una fortuna la sua costruzione (debito residuo ??)....ora ci vuole un altro pacco di denaro per una sua "riabilitazione".....chi pagherà tutto sto popo' di investimenti ???

twiceaday 5 anni fa su tio
Bella questa! Adesso attendiamo la fanta-proposta di Proto! ahahah

Pepperos 5 anni fa su tio
Pittosto la chiamino con la parola giusta: geriatria .

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Ohhh, potrebbe essere una buona idea... bravi... :-)))

F/A-18 5 anni fa su tio
Peccato che di artisti veri c'è ne sono in giro pochi, parole sentite da un grande direttore di musei ora in pensione che ha ammesso un 5% di artisti veri, 95% valgono niente, a meno di riempire il museo di opere che valgono niente e ricamarci su così da promuoverle ad opera d'arte, tanto oggi la gente compera di tutto.

sedelin 5 anni fa su tio
pepperos, sei un fenomeno! :-)))

Pepperos 5 anni fa su tio
Una prigione di massima sicurezza! Con i boss di mafia, nagdragheda, Camorra! Ad un tiro di Lupara Lugano per bersi un kaffe

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
è la proposta più realista! ;-)

fakocer 5 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
OK Pepperos , ma quale azienda di sicurezza per la sicurezza? non oso pensare a fatti ticinesi recenti.....

andrea28 5 anni fa su tio
Purché l'investimento sia solo dei privati, che Botta sia d'accordo...e che il personale sia qualificato (non ri..). Ma ve lo immaginate un paziente danaroso a farsi curare da un ex croupier?! Espedienti per chiedere soldi all'ente pubblico...

GI 5 anni fa su tio
Io lo darei in gestione ad Atlantia......sa sa mai che, mancando di manutenzione.....un bel giorno non ci sia più....

tirannosaurosex 5 anni fa su tio
Ennesimo buco nell'acqua Italian Style?
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