Il VPOD incita Comuni e aziende a rispettare le disposizioni dell'ispettorato del lavoro
LUGANO - Il Sindacato del personale dei servizi pubblici VPOD Ticino ha interpellato tutti i Comuni e le aziende elettriche chiedendo loro di indicare quali misure intendano prendere in vista della canicola prevista settimana prossima per gli operai impiegati all’aperto.
Il Sindacato ha inviato loro le disposizioni che sono state trasmesse dall’Ispettorato cantonale del lavoro, invitando gli enti pubblici e parapubblici a tutelare in modo rigoroso la salute i loro lavoratori all’aperto, e questo sia in caso di canicola, sia in caso di forti piogge.
Le misure sono le seguenti:
Provvedimenti organizzativi
Fare in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio, di comune accordo con i lavoratori, inizio della giornata alle ore 05:00)
Riduzione della mole di lavoro
Ridurre il lavoro muscolare (muscolatura delle braccia, delle gambe e del tronco) allo stretto necessario.
Periodi di riposo:
Tempo di permanenza al caldo
Ridurre la durata di permanenza nelle zone calde indispensabili alla produzione (riduzione del tempo di lavoro).
Provvedimenti personali
Se i provvedimenti organizzativi non sono sufficienti a proteggere la salute, occorre fornire un equipaggiamento personale di protezione il più possibile conforme alle esigenze concrete:
Per determinate categorie di lavoratori (le persone che lavorano la notte, le donne incinte, ecc.), è obbligatoria una dichiarazione di idoneità.
Intemperie
Alcuni CCL, in particolare nel settore dell’edilizia, obbligano il datore di lavoro ad interrompere l’attività durante condizioni metereologiche particolarmente avverse:
L’art,. 21 dell’ordinanza 3 della Legge sul lavoro prevede la possibilità di lavorare all’aperto anche in condizioni avverse purché siano adottati i debiti provvedimenti per la protezione dei lavoratori dal freddo e dalle intemperie. Le misure da adottare sono descritte nell’allegato commetto all’art. 21 OLL3.