Il Museo delle dogane di Gandria propone una nuova esperienza di visita, che consente di rivivere la storia in prima persona grazie agli occhiali di virtual reality
LUGANO - «Una nuova esperienza di visita». È così che Antonio Scuderi, CEO di ARtGlass, presenta la realtà aumentata introdotta al Museo svizzero delle dogane di Gandria. Indossando un paio di speciali occhiali, i visitatori potranno riconoscere ciò che stanno osservando.
Una prima a livello europeo all’interno di un museo delle dogane, che consente ai visitatori di vivere la storia in prima persona: ogni stanza, oggetto e reperto racconta qualcosa all’ospite, che può ad esempio aprire virtualmente la bisaccia del contrabbandiere e vedere cosa c’è dentro.
L’avvento della realtà aumentata ha quindi aperto una nuova era per il Museo delle dogane svizzero di Lugano, che si è trasformato così in una vera “macchina del tempo” per i suoi visitatori, valorizzando i contenuti di un archivio televisivo per offrire un'esperienza unica.