Cerca e trova immobili

CANTONEUn 15enne sul lavoro? Per alcuni è un fastidio

20.04.18 - 08:46
Sono in calo le aziende che offrono un posto di apprendistato nella Svizzera italiana. Tra i giovani cresce l’ansia di restare a piedi. Intanto, però, aumentano le opportunità di stage
fotolia
Un 15enne sul lavoro? Per alcuni è un fastidio
Sono in calo le aziende che offrono un posto di apprendistato nella Svizzera italiana. Tra i giovani cresce l’ansia di restare a piedi. Intanto, però, aumentano le opportunità di stage

LUGANO – Formare un apprendista? Per alcuni datori di lavoro è una barba. Per altri, invece, è qualcosa di misterioso. Sta di fatto che negli ultimi quattro anni le aziende che offrono un posto di apprendistato nella Svizzera italiana sono calate di circa il 7%. Un problema non da poco per l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale. «I giovani che finiranno la quarta media quest’anno sono circa 3.000 – dice Rita Beltrami, capo dell’ufficio –. Per ora i contratti di apprendistato firmati con le ditte ticinesi sono un’ottantina, avremo molto da fare nei prossimi mesi».  

Il liceo resta la via più scelta – I momenti di esperienza pratica sono fondamentali. «L’Ufficio dell’orientamento – sostiene Beltrami –  ha organizzato ben 3412 stage nell’anno scolastico scorso, a cui si aggiungono tante altre occasioni in estate o durante le vacanze scolastiche».  Le statistiche indicano che il 29,6% dei giovani (soprattutto le femmine) opta poi per il liceo, l’8% per la scuola cantonale di commercio, il 22,2% per scuole professionali a tempo pieno. La pista dell’apprendistato è scelta da poco meno del 23% dei ragazzi. «Un dato – precisa Beltrami – che potrebbe essere superiore se aumentasse la sensibilità di alcune aziende».  

L’ansia di restare a piedi – Sono oltre 250 gli apprendistati esistenti in Svizzera. Il più amato, stando alla recente “top 10” stilata dalla piattaforma Yousty.ch, resta quello di impiegato di commercio con formazione estesa. Seguono le formazioni di impiegato di commercio al dettaglio, di operatore socioassistenziale, di informatico… Negli ultimi anni sono, comunque, frequenti i casi di chi arriva all’estate senza avere ancora trovato un posto.

Soluzioni e pregiudizi – «Noi – sottolinea Beltrami – abbiamo una lista di tutti i ragazzi che terminano la scuola obbligatoria e che ancora non hanno trovato una sistemazione. Generalmente, salvo eccezioni, riusciamo sempre a monitorare tutti i casi e a trovare una soluzione per tutti. Anche se non necessariamente quella desiderata. Cerchiamo anche di abbattere i pregiudizi di gender. Spesso i giovani hanno preconcetti su un mestiere, perché ritengono, a torto, che quella determinata professione sia solo per maschi o solo per femmine».

Un’epoca (troppo) veloce – Ma perché si è arrivati al punto in cui diverse aziende non ritengono opportuno seguire un apprendista? «Assumere un apprendista significa fare un investimento – fa notare Beltrami –. Per sé stessi e per la società. Si sa che, soprattutto nel corso del primo anno, il giovane va seguito. Occorre investire qualche energia in più dunque. E in un’epoca in cui tutto va veloce può essere che alcuni vedano questo aspetto come un ostacolo al rendimento della ditta».

C’è chi non sa cosa sia – A fare la differenza è anche chi gestisce l’azienda. «Varie imprese in Ticino sono gestite da persone che non vivono in Svizzera  e che non conoscono molto il modello dell’apprendistato, diffuso anche in nazioni come Germania e Austria. Non sono abituate ad avere un 15enne sul posto di lavoro. E quindi si bloccano. La sfida per il futuro è fare capire a tutti quanto sia importante puntare sui giovanissimi». 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

patrick28 5 anni fa su tio
Forza frontalieri ! Sempre

MIM 5 anni fa su tio
Un altro fattore che allontana i datori sono le formalità e la burocrazia, specialmente per gli apprendisti di commercio. Un'azienda seria non ha problemi a formare un apprendista, anzi è una soddisfazione; chi parla di tempo perso è invece la classica persona che vede l'apprendista come una persona da sfruttare anziché da formare, e forse in fondo è anche cosa buona che di apprendisti non ne assuma.

pillola rossa 5 anni fa su tio
"Opportunità" di stage?! Tristezza...

madras 5 anni fa su tio
Povero Ticino stiamo andando sempre più in rovina, fra un po gli Svizzeri al lavoro saranno rari e un popolo in via d'estinzione in casa sua. Grazie Padroni e governanti, ricordatevi che anche voi dfarete la nostra fine.

87 5 anni fa su tio
Parlando con alcuni datori di lavoro, di cui molti non assumono apprendisti, la risposta che spesso celano è: "Perchè devo sprecare il mio tempo e denaro per formare qualcuno che non ha idea di cosa fare al termine dell'apprendistato? Perchè devo subire la frustrazione che il mio apprendista scarsamente motivato, riesce a malapena a guadagnarsi la sufficienza a scuola? Eppure mi sembra che agli apprendisti io insegni come funziona realmente sul posto di lavoro, al contrario della scuola che insegna ancora i metodi tradizionali e improduttivi oppure fantasiosi metodi stravaganti del futuro, ma non l'attualità. Non c'è più soddisfazione nel formare apprendisti. Ovvio che poi vengono assunti come manovalanza a costo ridotto. Preferisco assumere un frontaliere che almeno ha la patente e che per mantenersi il lavoro si spacca in quattro, facendo straordinari su straordinari (pagati ma non pagati) per lo stesso stipendio di uno svizzero (come da CCL).". Non sono d'accordo con questa politica aziendale, riporto solo le realtà con cui vengo a contatto. Sono poche le aziende che ho sentito e che non la pensano in questo modo.

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a 87
Concordo in toto, aggiungo poi che gli straordinari in certe ditte non vengono riconosciute ma il frontaliere non reclama e comunque si dà da fare perché altrimenti perde il posto, per i nostri giovani, o dimostrano la stessa attitudine oppure vanno a timbrare, praticamente piano piano vengono esclusi dal circuito lavorativo, dopo di che c'è la miseria. Un consiglio quindi ai nostri giovani, fate bene e metteteci impegno, sia sul lavoro che a scuola, ci sono ancora molti datori di lavoro che danno fiducia, queste sono le ditte a cui bisogna affidare i lavori.

gigipippa 5 anni fa su tio
Risposta a 87
La realtà è che in generale nella svizzera tedesca gli apprendisti seguono il programma di formazione. Contrariamente in Ticino, eccetto qualche ditta seria, sono in balia di mala gestione e dei metodi di lavoro tipicamente latini. Vorrei anche ricordare che gli straordinari non sono sinonimo di produttività e rendimento, anzi spesso sono la causa diretta delle perdite di tempo, dei lavori malfatti o della disorganizzazione.

roma 5 anni fa su tio
...dite che siete frontalieri e un posto ve lo trovano subito.

F/A-18 5 anni fa su tio
Dovremo accontentarci di guadagnare meno adeguandoci agli standard europei o poco di più, naturalmente anche il costo della vita deve adeguarsi quindi già ci stiamo preparando a questa tendenza, tutto in sostanza dovrà per forza di cose costare meno.

Asdo 5 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Sarebbe interessante se il costo della vita seguisse ma, purtroppo, aumenta!

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a Asdo
Tante cose stanno diminuendo, per esempio i tassi di interesse sono ai minimi storici, alias il costo del denaro è bassissimo. La spesa si può tranquillamente farla in ch, col cambio dell'1:20 non è male. Auto, moto, bici ma anche tante altre cose costano la metà di trent'anni fa.

Mirketto 5 anni fa su tio
Invece di incentivare le aziende che dopo un paio di anni falliscono (vedi Pramac a Riazzino) incentivate le aziende sul territorio a prendere i nostri giovani e a portarli alla fine della formazione. Ma mi sembra che questa cosa sia troppo difficile. La politica fin quando sarà gestita dall'economia sarà un disastro!!!

Nelson 5 anni fa su tio
Risposta a Mirketto
concordo con Mirketto
NOTIZIE PIÙ LETTE