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BELLINZONACentro Somen: altra tegola per le case anziani?

23.03.18 - 07:24
Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini interrogano il Municipio in merito al rispetto dei criteri di qualità e delle certificazioni necessarie, così come le norme di sicurezza e di abitabilità
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Centro Somen: altra tegola per le case anziani?
Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini interrogano il Municipio in merito al rispetto dei criteri di qualità e delle certificazioni necessarie, così come le norme di sicurezza e di abitabilità

BELLINZONA - Un’altra casa anziani finisce sul banco dei municipi. Questa volta tocca a Bellinzona, interrogata in merito al Centro Somen di Sementina, attivo da febbraio 2017.

Le consigliere comunali MPS Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini sollevano il problema di una «situazione a livello di gestione del personale così come il rispetto dei criteri di qualità e delle certificazioni necessarie per un centro CAT/STT e ST, le norme di sicurezza e di abitabilità» che «non sembrano essere rispettate in modo completo».

Al Municipio viene pertanto domandato se le disposizioni legali relative all’orario di lavoro e al riposo del personale sono sempre state rispettate, così come le procedure trasmesse all’Ufficio del Medico Cantonale, necessarie per l’ottenimento dei diversi permessi e licenze.

Lepori Sergi e Soldini sollevano poi un'accusa specifica: «Corrisponde al vero che negli scorsi mesi il direttore amministrativo ha adottato delle particolari pratiche e strategie nei confronti dei dipendenti alfine di spingerli alle dimissioni?».

All'Esecutivo cittadino viene inoltre chiesto, in merito alla qualità del servizio offerto ai pazienti, se può garantire che vengano loro date le necessarie informazioni prima di (rispettivamente dopo) eseguire atti ed esami medico-infermieristici, se gli atti e i referti vengano correttamente conservati al fine del rispetto del diritto del paziente all’accesso alla cartella sanitaria. «Può escludere - incalzano - che personale infermieristico abbia fornito ad altri dipendenti, senza prescrizione medica, sul posto di lavoro e durante il tempo di lavoro, dei medicamenti?». E ancora: «Tutte le nomine sono state fatte seguendo la procedura definita dalle regolamentazioni comunali?».

Dubbi vengono anche sollevati in merito al direttore sanitario e il medico responsabile della struttura: «Può garantire che con la recente nomina di responsabili di struttura, di formazione e funzione infermieristica, abbiano l’indipendenza necessaria prevista all’assunzione della responsabilità sanitaria del servizio, come pure che siano nelle condizioni di poter assicurare il rispetto dei diritti dei pazienti e del dovere di diligenza degli operatori sanitari e socio-sanitari?».

In merito alle norme di sicurezza, le consigliere comunali domandano spiegazioni su «una parte dei letti» che «risultano più larghi delle porte e dunque non possono essere spostati», sulle vie di fuga nei 3 reparti e sul corso anti incendio.

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