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CHIASSO«Non sono tranquilla, qualcuno si occupi di quel ragazzo»

21.02.18 - 19:45
Parla l’infermiera aggredita davanti a casa da un 18enne con problemi psichici. Il giovane ora è in stato di fermo: «Ma cosa sarà di lui? Potrebbe rifare la stessa cosa in futuro»
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«Non sono tranquilla, qualcuno si occupi di quel ragazzo»
Parla l’infermiera aggredita davanti a casa da un 18enne con problemi psichici. Il giovane ora è in stato di fermo: «Ma cosa sarà di lui? Potrebbe rifare la stessa cosa in futuro»

CHIASSO – «So che quel ragazzo al momento si trova in stato di fermo. Ma vorrei capire cosa sarà di lui». Non è tranquilla, la 24enne infermiera di Chiasso aggredita lo scorso venerdì sulla porta di casa da uno sconosciuto. L’arresto del giovane, un 18enne con problemi psichici, per ora non placa la sua sofferenza. «Non sono tranquilla. Mi chiedo se verranno prese le giuste precauzioni per una persona che presenta disagi di questo tipo».

Assalita dopo una corsetta – Era uscita di casa per fare jogging. Al suo rientro, attorno alle 17.30, un ragazzo che la seguiva già da diversi minuti l’ha assalita alle spalle e ha tentato di strapparle i leggins. La rapida reazione della vittima, che gli ha rifilato un calcio nelle parti intime, e l’arrivo della madre, allertata dalle urla, ha messo in fuga l’aggressore. Latitante fino al pomeriggio di ieri, martedì, giorno del suo fermo.

Un timore reale – Negli ultimi quattro giorni la 24enne ha pensato più volte all’accaduto. E ancora oggi ha l’amaro in bocca. Il suo è un timore reale, perché presto l’aggressore potrebbe tornare in libertà. «Se dovesse capitarmi di nuovo di essere bloccata da questa persona, sicuramente mi urterebbe. E se invece un episodio del genere capitasse a una ragazzina di 14 anni? Il danno psicologico che potrebbe subire un’adolescente dopo un simile episodio sarebbe ancora più grande. Certe vicende non sono accettabili».

I due volti della polizia – Poi la giovane infermiera spezza una lancia in favore della Polizia Cantonale. «Ha fatto un ottimo lavoro. La Comunale di Chiasso, invece, ha dimostrato carenze. Quando abbiamo contattato la Comunale per raccontare l’accaduto, nessuno si è preoccupato di chiedere come stessi. Non hanno nemmeno mandato una pattuglia. Si sono limitati a dirci che dovevamo fare denuncia».

Corsi di autodifesa – La vittima dell’aggressione rivolge un nuovo appello alle autorità. «Se quel ragazzo a 18 anni già si comporta in questo modo nei confronti delle donne, non oso pensare a come potrebbe essere tra qualche anno. Se ha disturbi psichici, deve essere seguito da un istituto. Qualcuno se ne occupi». Infine, un invito a tutte le donne. «Ogni ragazza dovrebbe seguire un corso di autodifesa. Trovo sia fondamentale».

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