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CANTONEGli artigiani festeggiano la sospensione della Lia

22.01.18 - 16:28
Andrea Genola, primo firmatario della petizione contro la Legge sulle imprese artigianali, ne attende ora l’abrogazione
Gli artigiani festeggiano la sospensione della Lia
Andrea Genola, primo firmatario della petizione contro la Legge sulle imprese artigianali, ne attende ora l’abrogazione

BELLINZONA - Negli scorsi giorni il Consiglio di Stato ticinese ha inviato una lettera alla Commissione di vigilanza della Lia affinché sospenda immediatamente l’emissione e l’incasso delle fatture per l’iscrizione all’albo degli artigiani, così come di multe.

Il capo del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha spiegato ai microfoni della Cronache della Svizzera italiana che la richiesta era già stata formulata in un incontro il 6 dicembre, a seguito della sentenza del Tribunale amministrativo. Lo scorso novembre il Tram ha accolto il ricorso di una ditta del Sopraceneri attiva nel commercio di mobili e attrezzature per l'arredamento, annullando la decisione della Commissione che stabiliva l’obbligo per la ditta di iscriversi all’albo Lia per il servizio di posa di rivestimenti di pavimenti che offre. La decisione del Tram aveva spinto il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali a non escludere «un passo indietro definitivo nei confronti di questa legge».

Andrea Genola, primo firmatario della petizione contro la LIA e artigiano in prima linea per la sua abolizione, esprime ora la sua soddisfazione per la sospensione. «È una decisione giusta per molteplici motivi - fa notare -. Uno di questi, poco noto, è che il rinnovo viene richiesto solo a chi ha già pagato per il 2016 e il 2017 mentre a più della metà degli artigiani non è stato ancora fatto pagare nulla. Insomma l’arrogante Lia sollecita chi è in regola mentre a causa delle sue inadempienze non fattura milioni».

Genola coglie l’occasione per sottolineare nuovamente sei motivi per i quali bisognerebbe abrogare la Lia: «non è stata voluta dai 4000 artigiani ticinesi assoggettabili ma solo da una parte dei circa 700 iscritti all’UAE; non ha raccolto nemmeno una lode, ma è stata fortemente criticata dai Grigioni, dalle camere di commercio della Svizzera interna e ticinese, dall’Italia e dall’UE; non è stata modificata per farla funzionare, ma esclusivamente per tenerla in vita; non ha risolto problemi ma ne ha creati (costi, burocrazia, ricorsi). ha fermato artigiani ticinesi e ha dato visibilità e garanzie a ditte estere; ha fatto scendere in piazza gli artigiani perché non la vogliono; una persona con il solo passaparola ha raccolto 4’602 firme di cittadini che ne chiedono l’abrogazione».

Qualora la Lia non venisse abrogata, Genola informa sui passi che gli artigiani intendono intraprendere: «Si lavorerà per organizzare una comunità i cui aderenti dovranno avere un’attività con meno di 10 dipendenti, la cui struttura gestita in modo innovativo comporterà costi irrisori inferiori ai 10 franchi per associato. La comunità in modo semplice (tramite smartphone) prenderà posizione sulle tematiche del lavoro, dando con la sua voce indicazioni di voto a tutela degli interessi della numerosa categoria».

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COMMENTI
 

Mag 6 anni fa su tio
Peccato che la Commissione LIA se ne sbatta altamente ,,, forte del fatto che, in fase di approvazione, nessuna forza politica o di governo abbia alzato un solo dito per sottomettere la LIA al voto del Popolo e degli artigiani. Voglio aggiungere alle parole del signor Genola che, la LIA, non aumenta ne tutela la qualità dei lavori degli artigiani visto che il cliente finale (degli artigiani) non ne giova in alcun modo; questa legge è una "macchina burocratica" degna del film "Brazil".

patrick28 6 anni fa su tio
Per fortuna è stata abbandonata una legge scellerata. Libertà per i nostri artigiani. Lega adesso riflettere, basta tasse !!
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