Fallimento Darwin, emergono nuovi dettagli. Sotto la lente della Procura, bonifici per milioni di franchi decollati verso l'estero
LUGANO - Fatturazioni sospette per milioni di franchi, che hanno preso il volo verso l'estero svuotando in poco tempo le casse della Darwin. Trapelano nuovi elementi dall'inchiesta sulla compagnia aerea ticinese fallita a dicembre: la pista è quella dei soldi, “follow the money” direbbero gli americani.
Bonifici sospetti - Ed è proprio su alcuni bonifici, emessi dall'azienda verso l'estero prima del fallimento, che gli inquirenti coordinati dal Pp Andrea Balerna stanno puntando la lente. Sui conti della società c'erano – come già riferito da tio.ch/20minuti – circa 12 milioni di franchi al momento della cessione, a luglio scorso. Dopo appena quattro mesi il fallimento è stato dichiarato dai nuovi proprietari, il fondo 4k con sede in Lussemburgo. I soldi erano spariti. Dove? Come?
Ri-brandizzazione - È la domanda a cui la Procura sta cerando di dare risposta. In particolare – a quanto trapela – a meritare attenzione sarebbero una serie di fatture pagate dalla ex Darwin, nei mesi successivi alla vendita, proprio a società riconducibili alla galassia tedesco-slovena che fa capo al fondo 4k. In totale, un importo a sei zeri uscito dalla porta e che sarebbe rientrato (condizionale d'obbligo) dalla finestra. La giustificazione? Costi di marketing e ri-brandizzazione, almeno ufficialmente.
«Inchiesta agli inizi» - Ma le spese per cambiare la scritta "Darwin" con "Adria" sugli aerei, e comprare nuove divise ai dipendenti, evidentemente non bastano a giustificare il buco. Il sospetto – che per ora resta tale – è che possa trattarsi di costi gonfiati ad hoc. Tutte le carte sono ora in possesso del Ministero pubblico, che ha aperto un incarto d'ufficio a fine dicembre. L'inchiesta, che deve far luce su eventuali reati fallimentari, è per ora contro ignoti. Il Ministero pubblico da noi contattato non fornisce dettagli, e si limita a far sapere che «le indagini sono in una fase iniziale» e «tutte le piste sono prese in considerazione».