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LUGANOQuando qualcuno dimentica un trapano da cantiere per strada

15.01.18 - 06:06
In calo il numero di oggetti smarriti consegnati alla polizia cittadina: nel 2017 erano 401. Il motivo? Una tassa per il deposito da parte delle infrastrutture pubbliche
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Quando qualcuno dimentica un trapano da cantiere per strada
In calo il numero di oggetti smarriti consegnati alla polizia cittadina: nel 2017 erano 401. Il motivo? Una tassa per il deposito da parte delle infrastrutture pubbliche

LUGANO - Gli oggetti smarriti nei magazzini della polizia comunale di Lugano erano ormai troppi. Nel 2016 ne erano stati consegnati 718, mentre in precedenza si era persino arrivati a quasi novecento articoli all’anno. La soluzione? Una tassa di cinquanta franchi, introdotta nel 2017, per il deposito di oggetti da parte di esercizi adibiti al servizio pubblico, quali teatri, piscine, grandi magazzini e simili. Ecco allora che lo scorso anno alla polizia luganese sono arrivati “soltanto” 401 oggetti. Quelli persi nelle infrastrutture pubbliche restano quindi ora in giacenza direttamente presso le stesse, come previsto comunque anche a livello nazionale. Soltanto i documenti d’identità e altri articoli facilmente riconducibili a un proprietario, come pure quelli persi su suolo pubblico, finiscono ancora e sempre nelle mani della polizia cittadina.

Non soltanto chiavi e cellulari - Ogni anno le autorità hanno sempre a che fare anche con oggetti curiosi, talvolta inattesi. Per esempio? Tra quelli consegnati nel corso del 2017 si contano, per citarne alcuni, un trapano da cantiere, un coltello con lama di quindici centimetri, uno skateboard, un pallone da basket, una chitarra, una trousse da cucito e un passeggino. «Nella maggior parte dei casi - ci dicono comunque dai servizi amministrativi della polizia comunale di Lugano - ci portano chiavi, cellulari, borsette e borsellini e documenti d’identità. A volte ci viene consegnato denaro contante».

Più interesse per il denaro - Lo scorso anno 176 oggetti smarriti hanno ritrovato il proprio proprietario. Gli altri restano in giacenza, come di consueto, per un periodo di cinque anni. Soltanto in seguito un articolo passa nelle mani di chi l’aveva trovato. Un passaggio, questo, che avviene all’incirca nel 15% dei casi, «di norma soltanto se si tratta di denaro contante» ci spiegano. Nel 2017 il termine è stato raggiunto per 336 articoli. «Chi è interessato a ritirare un oggetto da lui consegnato, può presentarsi spontaneamente. Altrimenti viene contattato nel momento in cui procediamo all’inventario». C’è comunque anche chi, direttamente alla consegna, manifesta la volontà di donare la merce non ritirata in beneficenza. Oggetti in stato di degrado vengono invece distrutti.

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