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FAIDOBosia Mirra mette fine alla polemica con i Cappuccini

14.12.17 - 08:18
In un lungo post su Facebook la deputata socialista denuncia l’ostracismo ticinese , ma conclude con un “pace e bene” rivolto ai frati
Bosia Mirra mette fine alla polemica con i Cappuccini
In un lungo post su Facebook la deputata socialista denuncia l’ostracismo ticinese , ma conclude con un “pace e bene” rivolto ai frati

FAIDO - Lisa Bosia Mirra ha scelto di mettere la parola “fine” alla polemica nata con i frati Cappuccini che la scorsa settimana non avevano acconsentito a fare pernottare presso il loro ostello i partecipanti alla Bainvegni Fugitivs Marsch, la marcia che promuove diritti e dignità di tutti.

In un lungo post su Facebook la deputata socialista ha deciso di «spendere due parole» sulla questione: «I marciatori sono stati accolti ovunque (in Svizzera, ndr): sale parrocchiali, chiese, palestre, locali messi a disposizione dalle associazioni partner, spesso protezioni civili messe a disposizione sempre gratuitamente. Non abbiamo mai incontrato difficoltà se non in Ticino, e questo è sintomo, non tanto della mancanza di solidarietà dei Cappuccini, quanto nell'ostracismo di cui sono oggetto in Ticino».

Per Bosia Mirra «anche in Ticino», però, «ci sono bei progetti (sull’accoglienza, ndr) che vedono in prima linea religiosi oltre alla società laica». «Quindi - sottolinea - è con profondo dispiacere che leggo di un'inutile polemica montata ad arte da chi, minimo nella sua piccineria, non perde occasione per aizzare gli animi».

Le motivazioni del rifiuto dei frati Cappuccini erano contenute in un comunicato: «Si ritiene che a volte l’ambito “migranti” funga da vetrina per politici, religiosi ed ecclesiastici di tutti i tipi». A questo proposito la deputata socialista specifica: «Ricordo che prima di essere una "politica" sono una persona, che mi occupo di migrazione da quindici anni, che "la vetrina" spesso aiuta a trovare soluzioni che non sarebbe possibile trovare altrimenti». E conclude con un «pace e bene ai Cappuccini e agli uomini di buona volontà. Fine della polemica, spero».

Nel frattempo - come riporta la Regione - i frati hanno deciso di rinunciare al Premio del Guastafeste 2017, attribuito a personalità «che si sono distinte nel guastare le feste con coraggio a qualcuno che se lo meritava». «Vogliamo essere coerenti», avrebbe spiegato Fra Edy. Giorgio Ghiringhelli, però, non conferma la notizia: «Al sottoscritto non è finora giunta alcuna risposta e una persona che ieri sera aveva parlato con Fra Edy mi ha riferito che i frati non hanno preso ancora alcuna decisione».

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