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CAMORINOFavola a lieto fine: Nastassja ha un cuore nuovo

13.12.17 - 08:42
La giovane mamma ticinese è stata operata con successo nella serata di sabato. Ora si trova ricoverata a Zurigo, in cure intense: «Sono felicissima. Ma continuerò a lottare per gli altri»
Favola a lieto fine: Nastassja ha un cuore nuovo
La giovane mamma ticinese è stata operata con successo nella serata di sabato. Ora si trova ricoverata a Zurigo, in cure intense: «Sono felicissima. Ma continuerò a lottare per gli altri»

CAMORINO – Una favola a lieto fine. Aveva commosso la Svizzera intera, la storia di Nastassja Gehring, giovane mamma di Camorino alle prese con una disfunzione cardiaca e alla disperata ricerca di un cuore. Ticinonline e 20 Minuti se ne erano occupati in maniera approfondita. Il miracolo si è concretizzato nella giornata di sabato. La 25enne ticinese è stata operata d'urgenza a Zurigo. Ora ha un cuore nuovo. «Sono felicissima – racconta con un filo di voce –. Mi è andata bene. Sono stata fortunata. Ma io continuerò a lottare per gli altri. La donazione di organi è importante. C'è tanta gente che ha bisogno». 

La fatidica telefonata – Una giovane mamma di un bimbo di neanche quattro anni. Una ragazza che negli ultimi mesi ha avuto ben due gravi scompensi. Uno ad agosto e uno a ottobre. Sono le 7.30 di sabato mattina, quando Nastassja riceve la fatidica telefonata da Swiss Transplant. La comunicazione che seguirà è di quelle sconvolgenti. C'è un donatore. C'è un cuore sano. «Sono subito partita alla volta di Zurigo. Il trasporto è avvenuto in elicottero. Verso le sette di sera hanno iniziato l'operazione chirurgica. Perfettamente riuscita». 

Recupero graduale – La 25enne si trova ancora ricoverata in cure intense. Per avere un pieno recupero necessiterà di diverse settimane. «Non so chi sia la persona che mi ha donato il cuore. Non lo posso sapere. Desidero ringraziarla pubblicamente. E ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini in questa situazione». Nastassja al momento è parecchio debole. Non ha forze. Ma dalle sue parole traspare lo spirito della guerriera. «Quando mi sarò ripresa, proseguirò la battaglia. Non è finita. Il tema della donazione degli organi non è solo una questione personale. Riguarda tutti». 

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