Un neonato gruppo su Facebook tenta di impedire la manifestazione che si terrà il prossimo anno tramite una raccolta firme
LUGANO - Mancano ancora diversi mesi al primo gay pride ticinese, ma c'è già chi sta cercando di ostacolarlo. L'idea nasce da un gruppo di persone (solo 4 a dire il vero), presenti anche su Facebook con il nome "Idea socialconservatore della Svizzera italiana". Il gruppo, che afferma di voler portare una "nuova sinistra", sta facendo circolare dei volantini dall'esplicito contenuto omofobo in cui si tenta la raccolta firme per impedire che avvenga la manifestazione voluta dalle associazioni Imbarco Immediato e Zonaprotetta.
«Cari cittadini - recita il foglietto -, la società è in declino con la propaganda gay che rovinerà le menti dei nostri figli. Ma noi possiamo fermarla! Istituite un comitato di referendum popolare, bisogna raccogliere 7000 firme in 45 giorni». Più che consensi, in realtà, il "manifesto" sta attirando critiche e, dalle prime impressioni, sembra che difficilmente riuscirà nell'obiettivo.
L’evento, ricordiamo, si terrà tra giugno e luglio in una città da stabilire e vuole essere un’opportunità di incontro per la comunità LGBT che vuole promuovere pubblicamente e alla luce del sole i risultati già ottenuti in materia di diritti civili, ed evidenziare al tempo stesso il lavoro che ancora dev’essere fatto per raggiungere la piena uguaglianza e inclusione.
Il Pride, promettono gli organizzatori, sarà l'occasione «per dare visibilità a una comunità ancora troppo nascosta a causa dei pregiudizi che possono sfociare in veri e propri atti di omofobia, per raggiungere l’uguaglianza tra tutti i cittadini e cittadine promuovendo i diritti LGBT che sono i diritti di tutti».