Quattro indicatori su sette, nell'indice sviluppato dall'Alleanza Ambiente, presentano valori nettamente insufficienti
BERNA - La Svizzera non è ancora pronta per la svolta energetica. Ne sono convinte le organizzazioni che formano l'Alleanza Ambiente: quattro dei sette indicatori principali dell'indice da loro sviluppato in merito presentano valori definiti nettamente insufficienti.
Con il plebiscito alla Strategia energetica 2050, approvata in maggio, il popolo ha ha dato un nuovo slancio verso una Svizzera libera da nucleare ed energie fossili, scrivono oggi in un comunicato congiunto WWF, Pro Natura, Greenpeace, Associazione traffico e ambiente e Fondazione svizzera per l'energia.
L'ultimo indice della svolta energetica tuttavia non riflette ancora questo dinamismo. Si osserva in effetti un marcato ribasso alla voce auto-approvvigionamento di energia (sceso in un anno dal 44 al 22% dell'obbiettivo). In particolare, i laghi di accumulazione hanno prodotto poca elettricità, sottolineano le associazioni ecologiste. Tutt'altro che soddisfacente la situazione anche per quel che concerne l'efficacia energetica del traffico individuale e degli edifici, ferma allo 0% del traguardo fissato e dunque lontanissima dalla meta.
Altre critiche arrivano al parco veicoli (etichettato come il più nocivo per il clima di tutta l'Europa occidentale) e alla continua installazione di riscaldamenti a nafta e gas, già scomparsi da altri Paesi.
Qualche barlume di speranza arriva dall'indicatore "Efficacia energetica" in timido miglioramento (ora all'11% dell'obbiettivo, era al 3%) e da quello "Uscita dal nucleare", passato dal 7 al 9% in quanto la disattivazione dell'impianto atomico argoviese di Beznau I in atto da marzo 2015 ha provocato una riduzione delle scorie radioattive.
Riassumendo, quattro indicatori su sette presentano valori pessimi, fra il 9 e il 58% dell'obbiettivo. La Svizzera deve almeno raddoppiare le proprie ambizioni in materia di protezione climatica per riuscire a tramutare in realtà la svolta energetica, afferma Alleanza Ambiente.
L'indice su cui si basano queste considerazioni esiste dal 2014 e viene realizzato con cadenza annuale. Non si basa su pianificazioni politiche, bensì sullo stato effettivo della transizione energetica valutando dati disponibili pubblicamente.