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LUGANO«Stop ai premi di cassa malati, la salute pagatevela tramite le tasse»

30.11.17 - 10:41
Il discusso politico ginevrino Eric Stauffer, dopo avere depositato un’iniziativa nel suo Cantone, scende a sud delle Alpi. E attacca: «Basta con le riserve. Ci vuole trasparenza»
«Stop ai premi di cassa malati, la salute pagatevela tramite le tasse»
Il discusso politico ginevrino Eric Stauffer, dopo avere depositato un’iniziativa nel suo Cantone, scende a sud delle Alpi. E attacca: «Basta con le riserve. Ci vuole trasparenza»

LUGANO – Abolire i premi di cassa malati e fare coprire i costi della salute al Cantone, tramite le tasse. È l’idea di Eric Stauffer, presidente di Genève en marche. La sua iniziativa popolare costituzionale è stata depositata di recente a Ginevra. Ora il discusso politico, più volte accostato a Giuliano Bignasca per le sue battaglie contro i frontalieri francesi, scende in Ticino. E attacca. «I ticinesi seguano il mio esempio – spiega, ospite di Ticinonline/ 20 Minuti –. Basta con questo assurdo sistema dei premi che salgono».

Una cassa malati pubblica, pagata tramite le tasse. Che differenza c’è tra questo concetto e quello della cassa malati unica già bocciato in votazione federale nel settembre 2014?

Anche io avevo bocciato quell’idea. Si proponeva di fare pagare i premi proporzionalmente al reddito. Ma tutto questo restava al di fuori delle tasse usuali. Io voglio che i premi siano integrati nelle tasse cantonali. Questa è la grande differenza.

La sua proposta è stata duramente criticata dal responsabile della sanità ginevrino Mauro Poggia. Perché, dunque, dovremmo darle credito?

Poggia dice che con la mia proposta i costi della salute esploderebbero. Ma su che base? La verità è che oggi il sistema è legale, ma ingiusto. Non è normale che chi guadagna 10.000 franchi al mese paghi lo stesso premio di uno che ne guadagna 5.000. Non è democratico. Così come è assurdo che le casse malati continuino a tenere da parte le cosiddette riserve. Senza che le autorità riescano a ottenere trasparenza su come vengano investiti questi soldi. Con una cassa cantonale non servirebbero più le riserve. E i premi resterebbero più bassi, automaticamente.

Quello che lei propone nel Canton Ginevra non va in conflitto con quanto è previsto dalla legge federale in materia?

Insomma, ci sono pur sempre direttive chiare su questo tema… No. Io propongo una cassa malati ai sensi del diritto federale. Avente la missione di garantire alle persone domiciliate nel Cantone una copertura dei costi di cura completa e gratuita. Non ritengo di creare alcun conflitto.

In questi giorni, a Ginevra, parte la raccolta firme. Ci spera veramente?

Sì. Ne devo raccogliere 7.200. Poi si andrà in votazione. E siccome la gente ne ha piene le scatole, potremmo anche spuntarla. Invito gli altri politici cantonali a fare altrettanto. I Cantoni si sentono in ostaggio della legge federale. Ma non ha senso. Io penso invece che a Berna, a livello di Confederazione, ci siano troppi interessi in ballo. Nella Commissione della salute federale, ci sono diversi membri pagati mensilmente dai Consigli d’amministrazione delle assicurazioni malattia.

Adesso a Berna, come consigliere federale, c’è anche il ticinese Ignazio Cassis, che arriva proprio dal mondo delle casse malati. Cosa ne pensa?

La gente sa benissimo cosa non va. Spero che Cassis abbia la forza di spaccare tutti gli schemi. A quel punto, diventerebbe un eroe.

Se la sua proposta andasse in porto, chiuderebbero tanti assicuratori malattia. Lo sa quanta gente resterebbe senza un impiego?

Non penso ci siano troppe persone che finirebbero in disoccupazione. La mia proposta si riferisce all’assicurazione malattia di base. C’è sempre la complementare, destinata a chi può permetterselo. Ed è giusto che a gestirla siano privati. E poi chi resta senza impiego può sempre andare a lavorare per la nuova cassa malati cantonale.

Il sistema sanitario svizzero, in fondo, funziona bene. Soprattutto se paragonato a quello di altri Paesi. Eppure c’è chi, come lei, crea polemiche. Non è che stiamo pretendendo forse un po’ troppo?

Nel DNA degli svizzeri c’è sicuramente una parte perfezionista. Io non voglio che la cassa malati sia gratis. E non metto in dubbio la qualità delle nostre strutture e dei nostri medici. Dico solo che bisogna dire stop ai premi e alle famose riserve. E, in contemporanea, fare in modo che uno paghi in maniera proporzionale a quanto guadagna.

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COMMENTI
 

mary50 6 anni fa su tio
siamo tutti dei fessi!!! accettiamo il nostro premio da pagare, ci lamentiamo e non facciamo niente, assolutamente niente!!!avete bocciato l'iniziativa PS, sono con voi che non era chiara(un po' vaga) le persone per votare hanno bisogno di certezze. Ma son convinta che un terzo dello stipendio per pagare un'assicurazione malattia è esagerato. RON ron basta. che ne pensate?

Mag 6 anni fa su tio
In Austria la cassa malati è obbligatoria e si chiama "assicurazione sociale contro le malattie e gli incidenti". I premi sono pero' stabiliti con una scala graduale basata sul reddito, non ci sono premi fissi come in Svizzera. L'altra differenza è che i residenti in Austria vengono obbligati ad affiliarsi alla cassa malati secondo tre modalità: come lavoratori dipendenti, come lavoratori indipendenti, come persona singola senza attività lavorativa. L'assicurazione pagata dal lavoratore dipendente o indipendente copre ANCHE i familiari della propria economia domestica non lavoratori. Ci sono altre regole ma il sistema generale rimane questo. Anche una piccola parte delle imposte versate dai contribuenti finisce nella sanità pubblica. La qualità dei servizi sanitari pubblici austriaci non è inferiore a quella Svizzera. Se invece di imitare stupidaggini a Berna qualcuno imitasse l'Austria, sarebbe molto meglio.

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a Mag
...forse non hai capito l'antifona... La LaMal ( riforma voluta in special modo da Ruth Dreifuss PS, diamo un nome ed un cognome a questo disastro),oltre a una mancata trasparenza (VOLUTA)su dove finiscono i nostri soldi ancora oggi dal 1996, continua con l'obbiettivo di ingrassare le grandi industrie farmaceutiche che vendono all'estero per meno della metà gli stessi medicinali prodotti da noi, e foraggiare le oltre 50 cassa malattie! Se ricordi PRIMA della LAMAL i costi sanitari erano molto contenuti e abbastanza stabili, poi l'esplosione dei costi con le promesse che ci sarebbero stati solo inizialmente. Nonostante ciò continuiamo a sostenere questo sistema fallimentare e senza futuro per paura di cambiare, grazie al terrorismo mediatico applicato dalle lobby. Quindi NON cambierà nulla finchè si può spremere il popolo che accetta supino... XD

TIA84 6 anni fa su tio
Ha perfettamente ragione... ci riempiono le orecchie fin d bambini con parole come democrazia, solidarietà, uguaglianza, ecc. e poi ci ritroviamo a pagare premi cassa malati uguali per tutti, vediamo i super ricchi pagare imposte per l'1 per mille del loro reddito, stranieri in assistenza a 6000 Fr al mese.... bel esempio di uguaglianza e solidarietà... certo, verso i ricchi e verso gli stranieri.... Ma un sistema equilibrato no eh?! La proposta di questo politico mi pare un bella soluzione... diciamo che si allinea al mio pensiero... Tutti dovremmo pagare in base al reddito (che so... 1%?) Così le entrate aumentano e tutti siamo contenti... come giustamente sostiene, questo per la base, poi per le complementari ognuno se la scelga come e dove vuole...

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a TIA84
Non penserai mica che i ricchi e straricchi dove contrattano le tasse dettando legge nel Comune che li ospita, vogliono un sistema proporzionale? Stai fresco...XD

nordico 6 anni fa su tio
Il sistema è ben congegnato: 1) Creare un tavolo self-service (le CM) con ogni ben di Dio (in soldi) pagato dagli assicurati. 2) Permettere a tutti gli attori (medici, ospedali, terapisti, farmacie, produttori di medicinali, fabbricanti di macchinari diagnostici e altri) di servirsi a sazietà. 3) Quando il tavolo si svuota troppo presto l'anno dopo lo si riempie di più (aumento dei premi). 4) Il gioco è fatto. Il popolo ha approvato il giochino, proposto dall'allora ministra Treppiedi. Ora si sta rompendo, vediamo di non metterci un cerotto ma di ripartire da zero.

sedelin 6 anni fa su tio
cassa malati unica, statale. come una volta, funzionava!

GI 6 anni fa su tio
Si continua a non "prendere il toro per le corna"....bisogna dare una bella sforbiciata alla lunga lista di coperture della base.....rendendo la parte obbligatoria il più contenuta possibile (visto che la sua abolizione non pare possibile)....

Foxdilollo78 6 anni fa su tio
Ecco servito su un vassoio d'argento il modo migliore per l'abusivismo! Ci sono persone ke nn pagano le CM, figuriamoci le tasse! ...e se non pagano le tasse non saranno coperti? Come faranno a riscuotere quanto dovuto almeno per la CM? Non cambierebbe nulla... si andrebbe sempre verso un aumento dei costi, le CM guadagnerebbero sicuramente meno ma i costi inizialmente diminuiti crescerebbero comunque dopo... combattere gli abusi! E se si spostassero alcune prestazioni dalla Lamal alla Lca?

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
Se uno non paga la CM, figurati se paga le tasse..

ziopecora 6 anni fa su tio
le casse malati non ci curano, non ci danno alcun servizio. Fanno semplicemente da servizio incasso per chi invece ci cura. Guadagnandoci somme da capogiro.

lügan81 6 anni fa su tio
strano il tono dell'intervistatore... quasi sgarbato e arrogante...magari mi sbaglio...

cf. 6 anni fa su tio
ca22ata madornale se è finanziata dalle tasse non c'è più alcuno stimolo per il privato cittadino a ridurre i costi sanitari già oggi la gente va dal medico per un raffreddore, figuriamoci che succede se non dovrà neppure pagare i premi di cassa malati Poggia (che di sicuro non è cassamalataro) ha ragione!

kappa7 6 anni fa su tio
Risposta a cf.
Basterebbe mantenere il sistema di franchigia come ora ma eliminando quelle sotto i 1500fr. In questo modo uno ci pensa 2 volte prima di andare dal medico per ogni raffreddore... Per chi invece ha tanti soldi la franchigia non sarebbe un freno, ma é anche vero che contribuerebbe già tanto avendo un reddito alto...

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a kappa7
E avanti con il raffreddore ;-(( Beccati un paio di cancri come me poi cambierai idea ;-((((

kappa7 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Non mi sembra di aver detto che chi ha il cancro non deve farsi curare. Lo stimolo a ridurre i costi non cambierebbe con la cassa malati finanziata dalle tasse a patto che si mantengano le franchigie come ora o meglio se si alzassero le minime.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a kappa7
Se fossi sano sarei il primo ad alzare la franchigia e a quanto pare il Consiglio Federale sta già valutando di portare la minima a 500 franchi così, per chi ha diritto alle complementari, il Cantone sborserà di più e noi pagheremo. Questa storia del raffreddore, che viene sempre portata come esempio, a me da fastidio perché qui sembrano tutti sani ( me lo auguro ). Quello del raffreddore se va dal medico, essendo in franchigia, la visita la paga lui quindi non incide sui costi della cassa malati. Se quel Medico gli fattura 50 franchi ha diritto a 6 raffreddori se ha la franchigia a 300 e a 50 se l'ha a 2500. Quindi paga sempre lui. Io, con franchigia a 300 per motivi gravi, pago un premio superiore al tuo perché hai la franchigia più alta e in marzo di ogni anno ho già dato 1000 franchi alla CM tra franchigia e partecipazione spese. Il problema va risolto altrove e qui ci metto la classe medica che ti da un medicamento nuovo da 150 pastiglie invece che 30, così se hai effetti collaterali che ti fanno stare peggio di prima incidi di più sui costi. Poi parliamo dei generici, ancora troppo cari, che i Medici nemmeno ne conoscono l'esistenza o fanno finta di non sapere. Un Farmacista, nel vero senso della parola, dovrebbe lui stesso informarti sulla possibilità di avere lo stesso medicamento a metà prezzo. Non parliamo poi delle fatture che adesso non vengono più recapitate a casa quindi non sai cosa diavolo abbia scritto il "signore" dei “5 minuti lettura rapporto in assenza del paziente” ripetuto per 20 volte e nemmeno l'ha letto. Adesso stanno per dare una randellata a questo "sistema" che si è creato facendo un tetto massimo che ha fatto incavolare chi ne è colpito. Poi si continua a dire che in Ticino si spende troppo, si va dal medico per ogni cretinata, siamo gli ultimi o quasi ^della classe, ma qualcuno dimentica che le CM ci hanno fregato la bellezza di 700'000 sull'arco di alcuni anni utilizzando le "riserve" del Ticino per calmierare i premi in altri Cantoni e riempire le casse vuote ci certe compagnie. Se non era per un certo Cereghetti, che ai tempi lavorava per lo IAS, tutti dormivano sul pero. Ci hanno fatto un proposta indecente di ridarci parte del maltolto e naturalmente i nostri politici si sono inchinati a 90 gradi. Ed è anche ora che le "Signore CM" rendano pubblici i loro conti e bilanci ma non sono certo io a doverle obbligare. C'è gente pagata 20'000 franchi al mese per fare questo. Non parliamo poi della partecipazione alle spese di ricovero per eventuali operazioni perché credo che in pochi sanno che le CM pagano il 45 % e lo Stato, quindi noi, il 55. Vogliamo far scomparire quel poco di ceto medio che paga tutto e non riceve niente ? Aumentiamo le franchigie e sparirà anche quello.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Scusa, ho sbagliato; ci hanno fregato 700'000'000 (settecentomilioni) !!!!!!!

samarcanda 6 anni fa su tio
Era ora!

KilBill65 6 anni fa su tio
L' idea non e' male, ma le casse malati non ne vogliono sapere...Perche'? Sarebbe a nostro favore e non a loro!....
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