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CANTONE / SVIZZERAUndici milioni di franchi in indennizzi per imprese fallite

17.11.17 - 20:35
È il Ticino il cantone più colpito: quando una società fallisce, la cassa cantonale di disoccupazione può farsi carico dei salari non versati ai dipendenti
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Undici milioni di franchi in indennizzi per imprese fallite
È il Ticino il cantone più colpito: quando una società fallisce, la cassa cantonale di disoccupazione può farsi carico dei salari non versati ai dipendenti

LOSANNA - Nel mese di maggio una vasta frode a danno della Cassa cantonale di disoccupazione vodese per diversi milioni di franchi ha sollevato il velo su una pratica poco conosciuta: l'indennizzo in caso di insolvenza di un'impresa. Quando una società avvia il fallimento, i salari non pagati ai suoi dipendenti possono essere coperti, a determinate condizioni, dall'assicurazione contro la disoccupazione.

Secondo le cifre pubblicate dalla Seco (Segreteria di Stato dell'economia) - come riporta bilan.ch -, le somme pagate dalle casse ammontavano a 43,4 milioni di franchi nel 2016 contro i 44,1 milioni di franchi nel 2015 e i 40,5 milioni di franchi nel 2014. Negli ultimi tre anni circa mille imprese sono andate in bancarotta lasciando i loro dipendenti con salari non pagati.

Il Ticino - Il fenomeno interessa principalmente tre rami: edilizia e ingegneria civile (11 milioni di franchi nel 2016), attività specializzate, scientifiche e tecniche (5,5 milioni) e commercio, manutenzione e riparazione di automobili (4,2 milioni). Insieme, questi tre rami rappresentano quasi la metà degli importi in gioco.

Il confronto tra cantoni evidenzia che è il Ticino ad avere pagato le cifre più importanti (6,3 milioni), seguito da Zurigo (6,2 milioni) e Vaud (4,7 milioni). I dati della Seco mostrano comunque solo parte della realtà, quella legata ai lavoratori che sono stati “risarciti”.

La procedura - Per riscuotere i salari in sospeso attraverso la cassa di disoccupazione, tuttavia, il dipendente di una società in bancarotta deve aver effettivamente avviato un procedimento contro il suo datore di lavoro.

Secondo la legge, il lavoratore ha l'obbligo di dimostrare che ha cercato di recuperare in altri modi ciò che gli spetterebbe. Ad esempio, avendo inviato e-mail o lettere di reclamo al suo capo. Altrimenti, il dipendente perde tutti i diritti. La Cassa per la disoccupazione può rifiutarsi di concedergli un risarcimento «sulla base del fatto che il dipendente ha consentito l'accumulo di una pretesa salariale di grandi dimensioni senza adottare misure sufficienti in termini di obbligo di riduzione del danno».

La frode scoperta nel canton Vaud - Il sistema non è impeccabile, come dimostra la frode che ha colpito il canton Vaud. Dodici imprenditori e due dipendenti del sindacato Unia sono stati posti in detenzione preventiva per avere sottratto una cifra inizialmente stimata a tre milioni di franchi. Numerosi lavoratori sarebbero stati dichiarati abusivamente alla Cassa cantonale di disoccupazione vodese allo scopo di percepire indebitamente le indennità di insolvenza consecutive al fallimento delle imprese presso le quali erano ipoteticamente impiegati.

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