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Terre des hommes organizza un'animazione in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia del 20 novembre
LUGANO - In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia del 20 novembre, Terre des hommes e numerosi allievi in Svizzera si uniscono per attirare l'attenzione sul tema dei diritti dei bambini. Grazie ad un'animazione pensata per questo evento, i bambini potranno imparare di più sui loro diritti. In seguito, organizzeranno delle azioni, come per esempio la vendita in strada, allo scopo di sensibilizzare il grande pubblico sul tema dei diritti dell’infanzia.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia del 20 novembre, gli allievi impareranno con Terre des hommes che anche loro hanno dei diritti e verrà spiegato loro quali sono questi diritti: una famiglia e un'abitazione, essere trattati in maniera uguale ed essere protetti dalla discriminazione, dalla violenza e dall'abuso. I bambini hanno anche il diritto all’educazione e il diritto di essere ascoltati.
Alcune classi porteranno queste nuove conoscenze anche al grande pubblico. Si metteranno nei panni dei bambini di strada, lustrando le scarpe ai passanti, vendendo loro dei lavoretti fatti a mano o del cioccolato oppure diventando musicisti di strada.
A Lugano, in piazza Dante, venerdì 17 novembre e lunedì 20 novembre, saranno presenti con una bancarella di biscotti e torte, di produzione casalinga, tre classi delle scuole elementari dell’Istituto scolastico di Ponte Capriasca-Origlio:
- venerdì 17 novembre dalle 13.45 alle 15.30 la quinta elementare con il maestro Patrick Milesi;
- lunedì 20 novembre dalle 9.00 alle 11.30 la quarta elementare con il maestro Marco Maggi;
- lunedì 20 novembre dalle 13.45 alle 15.30 la quinta elementare con il maestro Giuseppe Marioni.
Il ricavato andrà ai progetti di Terre des hommes che, in una trentina di paesi si occupa della protezione dei minori, offrendo loro l’accesso alle cure mediche e alla formazione scolastica e professionale.
Secondo le ultime cifre dell'Organizzazione internazionale del lavoro, 151.6 milioni di bambini nel mondo, tra i 5 e i 17 anni, lavorano. Tra questi, 72 milioni lavorano nelle peggiori forme di lavoro, quali la schiavitù, la prostituzione oppure come bambini soldato. I conflitti, così come anche le catastrofi naturali, hanno spesso quale conseguenza che sempre più bambini si mettano a lavorare.
