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LUGANOLa Croce Verde valuta l'ampliamento «senza spostare i campi da tennis»

16.11.17 - 17:06
Naufragato da tempo il progetto sul Pian Provò sono al vaglio nuovi sedimi, ma anche la possibilità di ingrandirsi in via alla Bozzoreda. Tami: «Decideremo a breve»
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La Croce Verde valuta l'ampliamento «senza spostare i campi da tennis»
Naufragato da tempo il progetto sul Pian Provò sono al vaglio nuovi sedimi, ma anche la possibilità di ingrandirsi in via alla Bozzoreda. Tami: «Decideremo a breve»

LUGANO - Accantonata ormai da tempo la possibilità di costruire la nuova sede sul Pian Provò, a Breganzona (la trattativa con i proprietari del terreno era saltata nell'agosto del 2016), la Croce Verde di Lugano sembra prossima a fare il punto della situazione su quella che sarà la nuova collocazione.

Tra le opzioni al vaglio, ci conferma il direttore Filippo Tami, c'è anche quella di non spostarsi dalla sede attuale, in via alla Bozzoreda 46. «Si sta considerano la possibilità di un ampliamento della sede di Pregassona», spiega Tami senza però lasciarsi sfuggire troppi dettagli. Quest'ultima soluzione, infatti, è tutt'altro che definitiva. «Stiamo vagliando diverse opzioni. Ci sono più aree di nostro interesse e di conseguenza diversi attori in ballo».

L'intenzione di edificare altrove, in sostanza, resta ancora concreta. D'altra parte, come precisa Tami, «L'area di Breganzona era ideale. E proprio su quel piano avevamo già pronto un progetto che, entro il limite del possibile, ci piacerebbe sfruttare ancora adattandolo a un nuovo sedime».

L'ampliamento a Pregassona, insomma, anche se non sarebbe comunque da considerarsi un ripiego, viene vista come una soluzione con delle scomodità. «La nostra struttura sta per compiere 30 anni. Bisognerebbe mettere mani anche ai locali che usiamo giornalmente e la nostra attività non può essere interrotta», aggiunge il nostro interlocutore. 

Inoltre, lo spazio che verrebbe sfruttato per allargarsi non è libero, ma attualmente occupato dai campi da tennis. «Che faremmo in modo di non spostare - precisa il direttore della Croce Verde Lugano -. Al vaglio c'è un progetto di convivenza di entrambe le strutture, una soluzione che possa andare bene a entrambi: costruire una sorta di piattaforma su cui posizionare i campi da tennis». 

Una decisione, conclude Tami, è attesa a breve: «Entro pochi mesi, se non già entro la fine dell'anno».

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