Chi ha spostato la sua residenza all'estero e chi vi lavora potrà sanare depositi su conti correnti e libretti di risparmio all'estero versando il 3% forfait
ROMA - Arriva un nuovo scudo fiscale in Italia per chi ha lavorato all'estero spostando anche la residenza o per i frontalieri.
Queste due categorie di persone potranno sanare depositi su conti correnti e libretti di risparmio all'estero, compresi gli introiti della vendita degli immobili, versando il 3% forfait.
Lo prevede un emendamento del Partito democratico al decreto fiscale - a prima firma di Claudio Micheloni (residente in Svizzera e eletto all'estero) - e approvato, secondo quanto si apprende, dalla commissione Bilancio del Senato, che spinge all'adesione prolungando fino al 30 giugno 2020 i tempi per l'accertamento.