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CANTONENoseda mette un freno al Governo sul caso Argo 1

16.10.17 - 06:52
Per il procuratore generale, l'intenzione di costituirsi accusatore privato sarebbe una mossa «prematura»
tipress
Noseda mette un freno al Governo sul caso Argo 1
Per il procuratore generale, l'intenzione di costituirsi accusatore privato sarebbe una mossa «prematura»

BELLINZONA - Il procuratore generale John Noseda frena il Governo sul caso Argo 1. L'intenzione di costituirsi accusatore privato (accedendo al dossier per potersi difendere nell’ambito dei procedimenti penali sul caso dell'agenzia di sicurezza) è, secondo Noseda, una mossa «prematura».

In una lettera datata 13 ottobre - come riferisce il CdT - il procuratore generale fa presente all’Esecutivo che il Cantone attualmente non si può considerare parte lesa, anche se il Governo potrà conoscere almeno una parte dello stato delle indagini della Procura sulle persone indagate.

Questo mentre deve ancora iniziare la discussione politica per l’istituzione formale di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI). E qui, tra i parlamentari che ne potrebbero fare parte, sembrerebbe vi sia un fuggi fuggi, mentre socialisti e leghisti ne chiedono a gran voce l'istituzione.

Nella sua missiva, il procuratore generale aggiunge: «Vi comunico preliminarmente che eventuali reati corruttivi sono stati ipotizzati (e esclusi) unicamente nel caso della funzionaria» che «non ha tuttavia attinenza con l’attribuzione del mandato ad Argo 1. Quest’ultimo aspetto non è, allo stato attuale del procedimento, oggetto d’imputazione».

Mentre su un ex alto funzionario del DSS e un secondo tuttora in carica Noseda prosegue: «sono stati cautelativamente interrogati come persone informate sui fatti». Quindi conclude: «Qualora dovessero emergere elementi atti a configurare reati corruttivi o patrimoniali in danno dello Stato, non mancherò ovviamente di comunicarvelo per la costituzione (attualmente prematura) di accusatore privato».

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