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CANTONEArgo 1, per il PS serve una commissione parlamentare d’inchiesta

04.10.17 - 17:47
I socialisti si dicono «insoddisfatti» in merito alla decisione del Consiglio di Stato di non chiedere alcun passo indietro a Beltraminelli
TiPress
Argo 1, per il PS serve una commissione parlamentare d’inchiesta
I socialisti si dicono «insoddisfatti» in merito alla decisione del Consiglio di Stato di non chiedere alcun passo indietro a Beltraminelli

BELLINZONA - Paolo Beltraminelli non farà un passo indietro: il Partito Socialista ne prende atto ed esprime la propria insoddisfazione. Per il PS non è soddisfacente, nemmeno, che il Consiglio di Stato abbia deciso di non allargare l’inchiesta amministrativa, bensì d’incaricare un perito esterno per analizzare una parte dei problemi.

Questa frammentazione degli accertamenti «dimostra la necessita di una CPI sufficientemente dotata di mezzi e di risorse per approfondire la componente politica dell’intera vicenda: ribadiamo quindi - si legge nel comunicato stampa - l’importanza d’istituire, senza esitazioni, una Commissione parlamentare d’inchiesta».

Nessun passo indietro - Era stato proprio il Partito socialista a chiedere un passo indietro a Paolo Beltraminelli per quanto riguarda la direzione della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF) per «la portata e la gravità del caso, così come l’importante ripercussione sulla popolazione e la fiducia nelle Istituzioni». Considerata la decisione del Consiglio di Stato, il partito si dice ora «insoddisfatto».

La responsabilità politica - Per il PS «non è accettabile che la responsabilità politica sia stata tradotta con la sola responsabilità amministrativa di un funzionario». Benché il mandato a Argo 1 sia stato attribuito nel 2014, il caso è emerso a partire dal 22 febbraio 2017, quando è stata condotta l’operazione di polizia che ha portato all’arresto di un dipendente di Argo 1. In questo senso, «in assenza dell’operazione di polizia, Argo 1 avrebbe continuato a operare poiché il mandato diretto era stato tacitamente rinnovato, in assenza della risoluzione del Consiglio di Stato e nella reiterata violazione della Legge sugli appalti pubblici». Lo scorso mese di marzo, il capo Ufficio sostegno sociale e inserimento (USSI) è stato esautorato da parte delle sue responsabilità, subordinandole direttamente alla Direzione della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie.

Il perito esterno - In merito alla decisione del Governo ticinese di nominare un perito esterno, il pS «deplora che l’attenta analisi non sia avvenuta prima di affidare il mandato» e si interroga «riguardo alla grande differenza con la tariffa attuale, di oltre 50 franchi l’ora, fatturata da un’altra agenzia di sicurezza anch’essa chiamata a rispondere nell’urgenza al mandato».

Restano la lista di fatti appurati e la preoccupazione dei quesiti rimasti aperti, il fatto che i dipendenti di Argo 1 non siano stati compensati mentre il fallimento dell’agenzia è stato pronunciato lo scorso agosto. Aumenta anche grado di sfiducia nelle Istituzioni dell’opinione pubblica e della popolazione, così come la sensazione che il Consiglio di Stato continui ad agire con distacco da questa realtà. 

Il PS ribadisce che - considerati i fatti appurati e quelli rimasti aperti - istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta «che ha una valenza e una portata più ampia di una perizia esterna, al fine di fare piena luce sullo scandalo Argo 1 è più che mai indispensabile, nell’interesse delle Istituzioni, dei cittadini e delle cittadine». 

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