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CANTONE"Lettera di licenziamento" per la direttrice della Posta

13.09.17 - 11:03
Il Comitato “Uniti in difesa del servizio postale” ha scritto a Susanne Ruoff: «Essendo la Posta di proprietà dei cittadini, chiediamo lo scioglimento del rapporto di lavoro per colpa grave»
"Lettera di licenziamento" per la direttrice della Posta
Il Comitato “Uniti in difesa del servizio postale” ha scritto a Susanne Ruoff: «Essendo la Posta di proprietà dei cittadini, chiediamo lo scioglimento del rapporto di lavoro per colpa grave»

BELLINZONA - Il Comitato “Uniti in difesa del servizio postale” ha inviato una raccomandata alla direttrice della Posta Susanne Ruoff in cui la solleva dal proprio incarico. Una vera e propria lettera di licenziamento, con tanto di elenco dettagliato degli errori commessi dal Gigante Giallo (vedi documento allegato) sotto la sua direzione.

La missiva, firmata da syndicom Ticino e Moesano, PS Ticino e USS Ticino e Moesano, non punta comunque il dito solo contro Susanne Ruoff, ma anche contro «la maggioranza dei Parlamentari che ha deciso di privatizzare e liberalizzare un patrimonio nazionale prezioso» e Doris Leuthard, rea di aver proposto l’ordinanza del Consiglio federale che chiede la chiusura di centinaia di uffici postali.

«La Posta è di proprietà della Confederazione e dunque dei cittadini. Questi hanno perso definitivamente la fiducia nei suoi confronti, e le confermiamo pertanto lo scioglimento immediato del rapporto di lavoro per colpa grave», si legge in calce alla "lettera di licenziamento”.

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COMMENTI
 

F.Netri 6 anni fa su tio
Questi 3 pagliacci proletari, non mi rappresentano!

Mag 6 anni fa su tio
Il punto principale su cui andrebbe fatta chiarezza è la questione che la posta sia stata trasformata in una SA. Perché mai un servizio pubblico del e per il popolo dovrebbe produrre essere gestito come una società di capitali che come tale è dedita al profitto tramite produzione di utili? Quindi il popolo usufruisce di un servizio postale organizzato dai suoi rappresentanti eletti (il Governo e le istituzioni politiche che gestiscono le istituzioni pubbliche). Se le entrate per un tipo di servizio pubblico sono superiori alle uscite, allora questi utili vanno utilizzati per il miglioramento di quel servizio pubblico visto che sono stati prodotti attraverso quel servizio. Gli altri servizi pubblici vanno organizzati dimodochè producano anch'essi un loro risultato utile. Nessun servizio pubblico dovrebbe risanare le casse di un altro servizio pubblico in quanto vorrebbe dire che chi gestisce il servizio pubblico deficitario è un incompetente e va sostituito. Se poi la posta (o qualsiasi altro servizio pubblico) viene gestita cosi' bene da avere sempre utili, allora si ABBASSANO I PREZZI della posta cosicché il popolo ne benefici. Istituire una SA per gestire qualsiasi servizio pubblico costituzionale al fine di poter generare utili è una cosa cosi' illogica che nel contesto di una (vera)democrazia non può che celare "altri interessi". Come dice una recente pubblicità: è il momento di cambiare abitudini!

tip75 6 anni fa su tio
FINALMENTE una presa di posizione!a casa, cominciamo da lei che la lista è lunga!

KilBill65 6 anni fa su tio
Interessante questa cosa!!...Bisognerebbe mandarne di piu' di queste lettere ad es.Consiglieri federali Megadirettori di Banche es. Credit Suisse ecc.

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Le banche, a parte Banca Stato, non sono dei cittardini.

Mag 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
A parte (anche) BNS, che essendo di proprietà della Confederazione e dei Cantoni è anche dei cittadini.

navy 6 anni fa su tio
Interessante approccio questo. Peccato che si sono spesi CHF 6.30 per una raccomandata che avrà meno effetto della classica bottiglia gettata a mare.............

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Già che c'erano, avrebbero potuto anche menzionare le tariffe vergognose applicate dalla posta. Per esempio, i 6 franchi e trenta per una raccomandata equivalgono ad un'estorsione!

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Ma è giusto pagare la spedizione per una busta da spedire alla posta svizzera? Se io vado all'ufficio postale e gli consegno la busta per la loro direttrice, in realtà gliel'ho già consegnata, è già "in casa loro" e non dovrei più pagare il francobollo. Poi loro, internamente, si arrangino a consegnarla alla diretta interessate.

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Bisognerebbe anche capire quale logica perversa abbiano utilizzato i fenomeni che hanno fissato a 6.30 il prezzo di una raccomandata, senza preoccuparsi dei salti mortali che l'utente deve compiere per racimolare i francobolli necessari a raggiungere CHF. 6,30 !!! Attualmente, se non erro, ce ne vogliono almeno 4 !

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Vai in un piccolo ufficio postale e consegna una lettera il cui destinatario ha una casella postale presso lo stesso ufficio. Il buralista ti fa pagare il francobollo, lo timbra, si volta, fa due passi e deposita la busta nella casella. Nonostante, tecnicamente, tu abbia trasportato la busta fino al punto di consegna, devi pagare.

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Si lo so, era solo una piccola battuta/provocazione anche se un minimo di fondamento ce l'ha. Il tuo esempio, poi, è ancora migliore.
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