I dieci coltivatori fondano l’Associazione Ticinese Produttori di Cannabis Cbd: «Lo scopo è tutelare produttori, consumatori e garantire la qualità»
LUGANO - Completamente biologica, di alta qualità e coltivata nel nostro cantone: sono queste le caratteristiche della cannabis che verrà venduta con il marchio “Ticino Cannabis”. Dieci produttori ticinesi, tutti titolari di una notifica di polizia che ne permette la coltivazione, hanno deciso di fare squadra: negli scorsi giorni si sono riuniti e hanno creato l’Associazione Ticinese Produttori di Cannabis Cbd.
«Il nostro scopo è far sì che ci sia una tutela dei produttori e una promozione del prodotto, - spiega Sergio Regazzoni, tra i promotori del progetto - in particolare di un prodotto di qualità, così come informare e tutelare i consumatori». L’idea è nata anche dalla necessità di trovare una voce che permetta di parlare con le autorità in un contesto in continua evoluzione e pieno di incertezze. «L’associazione vuole essere anche un interlocutore con le istituzioni», conferma Regazzoni. «Quello della cannabis Cbd è un settore economico che può dare grandi soddisfazioni al Canton Ticino e la qualità garantisce un maggiore valore aggiunto del prodotto», aggiunge. «Oggi c’è la possibilità di agire in un settore regolamentato e come produttori siamo contrari a un ritorno alle incertezze e alla tolleranza che hanno contraddistinto l’epoca dei canapai».
L’associazione raggruppa ogni genere di produttore, dai piccoli laboratori indoor di città alle serre del piano, ma anche le coltivazioni in quota e quelle outdoor. Loredano Martinelli è stato tra i primi a produrre in Ticino: «La canapa ticinese è conosciuta per una qualità non buona, super. Abbiamo deciso di unirci per avere più forza di fronte alle istituzioni, ma anche per mantenere questa qualità. Totalmente biologica, senza trattamenti», ci dice. Martinelli, in più, sottolinea l’importanza dell’informazione: «Vedo molta disinformazione, vorremmo far capire alla gente che questa è una canapa che non fa male».
«La qualità ticinese è conosciuta in tutta Europa e vorremmo anche migliorarla», aggiunge Regazzoni, «per questo intendiamo anche fare ricerca diretta intesa a migliorarla». Il prossimo mese i membri, dopo aver raccolto i suggerimenti di ciascuno, si ritroveranno per ufficializzare il logo, gli statuti e il comitato direttivo.