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LOCARNO«Caro direttore, al lavoro non ci torniamo»

29.06.17 - 14:25
Continua la protesta dei 30 dipendenti della Navigazione Lago Maggiore. In una lettera, gli scioperanti chiedono garanzie certe e si rifiutano (per ora) di ripristinare il servizio
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«Caro direttore, al lavoro non ci torniamo»
Continua la protesta dei 30 dipendenti della Navigazione Lago Maggiore. In una lettera, gli scioperanti chiedono garanzie certe e si rifiutano (per ora) di ripristinare il servizio

LOCARNO - «Tornate a lavorare perché ci create un grave pregiudizio». Questo, in estrema sintesi, il tenore del messaggio della direzione della Navigazione Lago Maggiore rivolto ai sindacati e alle maestranze in sciopero. Una proposta che l'assemblea dei lavoratori ha rispedito al mittente, oggi, con un comunicato. «Si tornerà al lavoro solo in presenza di chiare garanzie occupazionali e contrattuali» si legge nel documento. «Pretendere che i lavoratori licenziati tornino come se nulla fosse al lavoro, è perlomeno sorprendente e pretestuoso» ha detto il segretario sindacale del SEV Angelo Stroppini.

Sono una trentina, ricordiamo, i dipendenti che hanno deciso di incrociare le braccia in risposta al licenziamento collettivo. «Dipendenti e sindacati sono i primi a volere uscire il più presto possibile dalle secche,
chiedono pertanto agli attori pubblici e privati di assumersi davvero le loro responsabilità» ha aggiunto Enrico Borelli, segretario cantonale di UNIA. L'invito dei sindacati alla direzione della Navigazione è di «segnalare al Ministero italiano delle infrastrutture e dei trasporti l’attuale vertenza, affinché prenda contatto con le persone di riferimento della Confederazione svizzera».

Intanto la protesta continua. Oggi il personale in sciopero ha accolto una delegazione dei rappresentanti dei sindacati italiani CGIL, CISL e UIL. Domani il servizio non sarà ripristinato, e sabato 1 luglio è  prevista una manifestazione con ritrovo alle 14.00 al debarcadero di Locarno. 

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