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CANTONEFavoritismi nei sussidi ai festival letterari?

15.06.17 - 14:37
Favoritismi nei sussidi ai festival letterari?

BELLINZONA - Matteo Pronzini ha inviato un’interrogazione in merito ai sussidi versati ai festival letterari. Il dubbio che pone è che nel variegato panorama ticinese l’attribuzione dei finanziamenti pubblici «non sempre rispetti i necessari criteri di trasparenza e di equità».

Vengono quindi poste delle domande al Consiglio di Stato:

1) quanto contribuisce il Cantone Ticino (sussidi ordinari, Sport-Toto, Swisslos, Fondo federale per la salvaguardia della cultura e della lingua italiana) ai singoli festival letterari che si sono svolti in Ticino negli anni 2015, 2016 e 2017, in particolare agli Eventi letterari Monte Verità, a Chiasso letteraria, a Poestate e a Babel?

2) per quali costi (organizzativi, logistici, promozionali) i sussidi sono distribuiti ai singoli festival? Si tiene conto della quota del contributo di terzi? Della % di costi stimati complessivi? Del numero di paganti alle manifestazioni? Di quali altri criteri si tiene conto?

4) sulla base di quale tariffario per il lavoro organizzativo e logistico viene elargito il sussidio?

5) è applicato, come criterio di elargizione del sussidio, un limite per i cachet pagati agli scrittori/autori? Risponde al vero che in alcuni casi si supera la somma di 10.000 CHF per singolo intervento di 2-3 ore?

6) è vero che nonostante le richieste ripetutamente inoltrate, Poestate, il più antico festival letterario ticinese, non abbia mai ricevuto sussidi dal Cantone? Se sì, perché?

7) è che vero che la direzione del DECS ha rifiutato di erogare un sussidio all’evento Poestate 2017, anche se la Commissione culturale cantonale era di parere diverso? Se sì, per quale motivo è stata rifiutata la suddetta proposta di sussidio?

8) se non ritiene che i sussidi del Cantone ai festival letterari debbano essere elargiti sulla base di criteri più trasparenti ed equi

 

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