Molte le spiegazioni dei viaggiatori che salgono sui bus senza titolo di trasporto. La TPL: «Ma di principio gli utenti restano passibili di multa»
LUGANO - Tarda serata nella periferia di Lugano. Il bus sta per arrivare, ma vi rendete conto che non potete acquistare il biglietto perché nel borsellino non avete nessuna carta di credito, tantomeno moneta: solo una banconota, che però non è utilizzabile come mezzo di pagamento al distributore automatico. Decidete allora di prendere il bus sprovvisti di titolo di trasporto, ma non senza avvertire l’autista. Tuttavia non c’è da stare tranquilli, perché «l’autista non si assume nessuna responsabilità, l’utente resta passibile di multa». È quanto ci dicono dai Trasporti pubblici luganesi SA (TPL), commentando una vicenda analoga segnalata da un nostro lettore. Lettore che si è ritrovato a pagare la consueta multa di 100 franchi.
Le giustificazioni degli utenti - Una volta è la mancanza di moneta, un’altra la fretta di prendere il bus in partenza. Gli autisti e gli addetti al controllo dei titoli di trasporto devono fare i conti con svariate spiegazioni da parte degli utenti sprovvisti di biglietti. Ma sono poche quelle che permettono davvero di evitare la sanzione. In primis l’abbonamento dimenticato a casa. «La multa viene comminata. Ma se l’utente presenta al più presto al nostro sportello l’abbonamento in corso di validità, dovrà pagare soltanto una spesa amministrativa di cinque franchi» ci dicono ancora dalla TPL. Anche il guasto al distributore automatico è una situazione che «può essere verificata dai nostri servizi».
Solo banconote? «Problema raro» - E per quanto riguarda la banconota? Si tratta di un mezzo di pagamento che non viene accettato da nessuno dei 488 distributori automatici presenti nell’area della Comunità tariffale Arcobaleno (e gestiti dalla stessa). «Una questione sulla quale in rare occasioni ci è stato chiesto un chiarimento» ci dice la responsabile comunicazione di Arcobaleno, sottolineando comunque che non risultano segnalazioni da parte di utenti in difficoltà.
Risparmio e sicurezza - Per la scelta dei distributori, entrati in servizio a partire dal 1. settembre 2012, le parole d’ordine erano “risparmio” e “sicurezza”. «Le valutazioni sono state fatte all’acquisto degli apparecchi» ci spiega ancora la portavoce. «L’accettazione delle banconote - aggiunge - avrebbe comportato un investimento molto oneroso, sia per l’investimento iniziale sia in termini di gestione in quanto avrebbe richiesto lo svuotamento quotidiano delle casse dei distributori e comportato un rischio di scasso più elevato».
Non è una scelta isolata - All’epoca la Comunità tariffale ha dunque ritenuto che i costi fossero eccessivi rispetto al beneficio per l’utenza «che dispone di molteplici possibilità di pagamento». Si fa infatti riferimento alla diffusione di carte di credito e di debito, che «sopperiscono alla mancanza di un terminale adibito a banconote». E la Comunità tariffale Arcobaleno non è un caso isolato: «A livello svizzero la maggior parte dei distributori di biglietti dei trasporti pubblici non dispone del modulo per le banconote».
Senza biglietto? Passibile di multa - Anche Arcobaleno ricorda, dunque, che «di principio il viaggiatore sprovvisto di un titolo di trasporto valido è sempre passibile di multa». La TPL sottolinea, inoltre, che non riscontra una casistica significativa per quanto riguarda gli utenti che non riescono ad acquistare il biglietto per la mancanza di un terminale banconote. «Essendo molti distributori della nostra rete dotati di lettore di carta di credito».
Autisti, raccontateci i vostri aneddoti preferiti
Ogni giorno trasportate innumerevoli viaggiatori da un capo all'altro del cantone. Conducenti dei mezzi pubblici ticinesi, raccontateci i vostri migliori aneddoti, le vicende più curiose che vi sono capitate a bordo di autobus e treni. Come il 43enne conducente di tram Lukas: «Una sera non potevo proseguire la corsa, perché un auto parcheggiata invadeva i binari. Diversi passeggeri sono scesi per sollevare il veicolo e spostarlo di qualche centimetro». Mandate le vostre storie a feedback@20minuti.ch