Il Consiglio di Stato ha risposto all’interrogazione presentata da Matteo Pronzini nel mese di marzo sui programmi occupazionali
LUGANO - Nel 2015 le persone che hanno partecipato al programma occupazionale temporaneo (POT) presso la Caritas a Pollegio sono state 203. 192 nel 2016. Il finanziamento cantonale nel 2015 per l’organizzazione di tutti i POT (Giubiasco, Pollegio, Pregassona e Rancate) ammonta a 1’773’090 franchi, che si aggiungono all’investimento di Caritas di 783’000 franchi. Il Consiglio di Stato ha risposto all’interrogazione presentata da Matteo Pronzini nel mese di marzo.
Il deputato MPS si era rivolto al Governo a seguito delle denunce di alcuni disoccupati nei confronti delle condizioni di lavoro e della «dubbia utilità» d'impiego presso la Caritas di Pollegio. Il Consiglio di Stato sottolinea ora come Caritas sia «responsabile e garante della conformità delle condizioni di lavoro e della salute all’interno delle proprie strutture». Sia nel 2015 che nel 2016 ha ricevuto la certificazione ISO 9001.
Un nuovo impiego - Nel corso del 2016 - indica nella risposta il Governo ticinese - il 45% dei partecipanti che ha terminato il POT presso la Caritas di Pollegio ha trovato lavoro entro due mesi dalla conclusione del programma. Complessivamente il tasso di collocamento 2016 registrato nell’insieme delle sedi dei POT Caritas si attesta al 41,8%.
Reinserimento professionale - «L’obiettivo principale del programma - sottolinea nella sua risposta il Consiglio di Stato - non è fornire competenze specifiche in un determinato settore professionale». Le attività sono finalizzate a «riacquisire o mantenere i ritmi lavorativi, favorire il reinserimento in qualsiasi ambito lavorativo e ridurre il rischio di disoccupazione di lunga durata».