Cerca e trova immobili

CANTONERaccolte 650 firme per la petizione "contro i movimenti islamisti"

24.04.17 - 09:37
Raccolte 650 firme per la petizione "contro i movimenti islamisti"

BELLINZONA - Circa 650 persone hanno firmato la petizione che il movimento del Guastafeste ha lanciato un mese fa a livello nazionale e che chiede alle Autorità federali di proibire in Svizzera i movimenti islamisti (salafiti) e di chiudere i loro centri di indottrinamento che, secondo il promotore, Giorgio Ghiringhelli, favoriscono «la radicalizzazione dei musulmani».

Ghiringhelli, che si lamenta del boicottaggio della petizione oltre Gottardo, sottolinea come, tuttavia, due associazioni romande abbiano deciso di sostenerla in modo ufficiale, anche tramite i loro siti internet: si tratta del Movimento Svizzero Contro l’Islamizzazione, che ha sede nel Canton Vaud, e dell’Associazione Svizzera Vigilanza Islam, che ha sede nel Canton Ginevra

Il testo della petizione

«La radicalizzazione dei musulmani moderati in Occidente è opera specialmente dei movimenti islamisti integralisti, come quello dei salafiti-wahabiti e dei Fratelli Musulmani, i quali per raggiungere il loro scopo di colonizzare l'Europa e di sostituire la democrazia con la sharia (facendo proselitismo e cercando di reislamizzare i musulmani laici e progressisti impedendo così la loro integrazione nella società occidentale) dispongono di mezzi finanziari ingenti per costruire e gestire moschee, centri "culturali" islamici e una fitta rete di associazioni. In questi ambienti di fanatismo religioso si crea l'humus che dà origine a violenze e terrorismo (come in quella moschea di Winterthur dove qualche mese fa l'imam invitava i "fedeli" a uccidere i musulmani non praticanti). Quindi, nell'interesse degli stessi musulmani moderati, che hanno paura di questi movimenti islamisti, occorre proibire la residenza e l'attività in Svizzera di questi movimenti integralisti che costituiscono un pericolo per la sicurezza del Paese e minacciano la pace religiosa e sociale, e occorre pure chiudere le moschee ed i centri "culturali" da essi gestiti e dichiarare fuorilegge le loro associazioni. Già nella Costituzione federale del 1848 vi era un divieto di residenza in Svizzera per i gesuiti, in quanto dopo la guerra del Sonderbund erano ritenuti a torto o a ragione un pericolo per la pace religiosa . Tale divieto venne tolto dal popolo solo nel 1973. A maggior ragione , se non si vuole che il terrorismo e il fanatismo religioso si diffondano anche nel nostro Paese, si dovrebbe dunque emettere un divieto di residenza in Svizzera per i movimenti islamisti che sfruttano la libertà di religione per perseguire scopi politici e diffondere un'ideologia totalitaria e antidemocratica».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE