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Il Guastafeste torna sul tema della radicalizzazione islamica con una proposta provocatoria: «Se tutti stanno zitti il male trionfa»
LUGANO - «Di fronte al susseguirsi di atti di terrorismo islamico in Europa, che prima o poi toccheranno anche la Svizzera, e di fronte all’inerzia dei Governi europei, ho deciso di lanciare una petizione indirizzata al Consiglio federale e intitolata “Proibire i movimenti islamisti in Svizzera"». Il Guastafeste Giorgio Ghiringhelli torna sul tema del fondamentalismo in Svizzera e lo fa, questa volta, chiedendo di proibire le attività dei movimenti islamici integralisti in Svizzera (in particolare ai salafiti-wahabiti ed ai Fratelli Musulmani) e di chiudere le loro moschee, i loro centri cosiddetti “culturali”e le loro associazioni.
Quella di Ghiringhelli sembra più una provocazione che altro, come lui stesso ammette. «Non mi faccio certo grandi illusioni sull’accoglimento di questa petizione, dato che i tempi non sono ancora maturi per fare quanto essa con lungimiranza chiede - spiega -, ma se tutti stanno zitti il male trionfa».
