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BELLINZONALettera anonima: duro attacco all'Ufficio della migrazione

17.02.17 - 07:45
Nuovo capitolo nello scandalo dei permessi. Tre sedicenti dipendenti sostengono di avere chiesto più volte un intervento. Invano
TiPress
Lettera anonima: duro attacco all'Ufficio della migrazione
Nuovo capitolo nello scandalo dei permessi. Tre sedicenti dipendenti sostengono di avere chiesto più volte un intervento. Invano

BELLINZONA – Accuse pesantissime all'Ufficio della migrazione in una lettera anonima inviata ai capigruppo dei partiti del Gran Consiglio e ad alcuni media ticinesi. Si aggiunge un nuovo capitolo allo scandalo, sempre più grottesco, dei permessi falsi. I mittenti, tre sedicenti dipendenti dell'amministrazione cantonale, sostengono di avere chiesto più volte un intervento, invano.

Una realtà allo sbando – Disorganizzazione totale, nomine e assunzioni decise per conoscenza e amicizia, mancati controlli delle procedure e del personale, possibilità, per chiunque, di accedere a dati sensibili. Nel testo vengono descritte situazioni imbarazzanti. Una realtà allo sbando.

La reazione di Gobbi – «Queste insinuazioni – ha spiegato ai quotidiani ticinesi Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni – sono state lanciate solo allo scopo di gettare fango e danneggiare l'ufficio. Sono sempre stato aperto a verificare ogni segnalazione. Come già fatto in passato e di recente. A condizione che chi le inoltra lo faccia in modo trasparente e senza nascondersi nell'anonimato». Toccherà alla Procura stabilire la veridicità di quanto scritto nella lettera.

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